lunedì 19 settembre 2011

LA CORTIGIANA di Pietro Aretino al Teatro Trastevere

Teatro Trastevere
dal 3 al 13 novembre  2011   
La Compagnia  ARTEMIDE VERDE presenta

LA CORTIGIANA 
beffe e sghignazzi 
di Pietro Aretino
Libero adattamento  e regia di Giancarlo Gori
con:  Giancarlo Gori, Anna alegiani, Gabrilele Tuccimei, Giancarlo Martini, Maria Grazia Bordone, Timoteo Crispolti, Luigi Solimando

La Cortigiana  di Pietro Aretino  è  la prima  commedia rinascimentale ambientata a Roma, nella Roma del Buonarroti e di papa Clemente VII, antecedente al sacco  dei lanzichenecchi (1527). E' un tessuto di battute e trovate che si regge sul filo delle burle. In questa prima commedia un sicuro, originale istinto teatrale si alimenta della radicale condanna che la corruzione della Corte si attira ormai da parte di un cortigiano (Pietro Aretino) maltrattato e deluso, ma anche una satira del Cortigiano di Baldassarre  Castiglione.  E' come se Pasquino, prendesse ora la penna, riciclando le trovate comiche e i trucchi imparati dalla tradizione teatrale ai fini di un suo estroso regolamento di conti col mondo cortigiano.
Ciò comporta il riconoscimento di un ordine comico, a cominciare dalla doppia trama. Lo sciocco e presuntuoso senese Maco da Coe viene a Roma per  diventare, prima cortigiano e poi cardinale: e cade vittima delle fantasiose burle di Maestro Andrea, pittore e personaggio storico (uno fra i vari altri della commedia) della Roma del tempo. Il  vecchio cavaliere  Parabolano, non meno sciocco, spasima d'amore per una giovane gentildonna romana, ed è crudelmente ingannato dal suo staffiere  Rosso, che ricorrendo ai buoni uffici della formidabile ruffiana Aloigia, chiaramente ispirata al personaggio di  Celestina dell'omonimo capolavoro spagnolo, lo fa invece congiungere con una  popolana. La commedia, rappresentata raramente, viene quì riproposta in una versione molto fruibile e vicina alla nascente Commedia Improvvisa, di cui in alcune scene se ne vedono palesemente i caratteri. La commedia dell'Aretino, pur essendo un testo rinascimentale, si inserisce perfettamente nell'area archeologica del Teatro di Marcello in quanto ha come sfondo le strade, le piazze e i personaggi della Roma del 1524. Un "amici miei" ante litteram.  La fine della commedia rivedrà onesti e disonesti, beffatori e beffati, insieme pronti ancora a riprendere ciascuno il proprio ruolo; finale "aperto" dunque, che, mentre ironizza sull'epilogo tradizionale, lascia intendere il fluire di una commedia ininterrotta, come ininterrotta è la vita.
Pietro Aretino
Pietro Aretino è stato un personaggio singolare. Irrequieto, mai immobile, affaccendato intorno a un mestiere di letterato inteso come professione  proficua dal punto di vista finanziario.  Fuggito giovanissimo da Arezzo, dove era nato il 19 aprile 1492, in circostanze mai chiarite, andò a Perugia come apprendista pittore (1506), poi a Roma, Mantova, Firenze, Reggio, di nuovo Roma, definitivamente a Venezia dove scrisse alcune delle opere maggiori, tra cui i "maledetti" Ragionamenti. Ebbe rapporti non sempre facili con i potenti della terra, ottenne enormi ricchezze, fama di intrigante, pennivendolo, genio della penna al servizio di chi pagava di più, e qualche coltellata. Iniziò con esercizi poetici di carattere petrarchesco (Opera nova, 1512), divenne famoso a Roma con le Pasquinate, sonetti satirici che richiamavano nel nome le anonime proteste che si usava affiggere sul torso marmoreo del Pasquino, presso piazza Navona. Allo stesso periodo appartengono le prime commedie, La cortigiana (1924) e il Marescalco (1527). Modello di intellettuale rinascimentale, fece della letteratura mestiere, inventò il libro come oggetto intellettuale e commerciale, strumento di potere. Le sue opere furono più volte bruciate dai moralisti. 

TEATRO TRASTEVERE
via Jacopa dè Settesoli  3 – Roma  (Piazza San Francesco a Ripa)
Informazioni e prenotazioni:
Tel. 3294770384  3472986349
www.artemideverde.it
spettacoli: ore 21,30 feriale  -  ore  18,00 festivo 
Biglietti: Interi € 16,00 – ridotti € 13,00

1 commento:

FABRIZIO MONTI ha detto...

che flop ! pessimi gli attori