La paura genera ingiustizia, l’ingiustizia genera orrore.

Un’epidemia che rende improvvisamente ciechi si diffonde rapidamente e la paura del contagio spinge le autorità ad internare i ciechi in un ex manicomio. Abbandonati a se stessi e in balia del terrore dei soldati posti a loro guardia, in preda alla disperazione, i ciechi scivolano inesorabilmente in un abisso di abbrutimento in cui gli istinti primordiali della violenza e della sopraffazione prendono il sopravvento e in cui la dignità, la sola cosa che renda umano l’essere umano, viene spazzata via dall’accettazione di compromessi via via sempre più grandi.
In questo scenario apocalittico, una donna, miracolosamente rimasta immune dal contagio, si lascia internare nel lager per restare accanto al proprio marito e sarà lei che col suo atto d’amore incondizionato diverrà la chiave di volta di questa spirale di orrore e l’unica occasione di salvezza collettiva.
Fin dalle prime battute la tensione emotiva sale e tale resta per tutta la durata della pièce.
La splendida sceneggiatura e la regia di Tenerezza Fattore, accurate ed estremamente coinvolgenti, esprimono mirabilmente questa discesa nell’inferno dell’anima.
Le scene, dure come un pugno allo stomaco, crude e taglienti come rasoi non lasciano indifferenti, sconvolgono e allo stesso tempo brillano di verità. La cecità narrata da Saramago non è che una cruda analisi autoptica della natura umana, fragile e sempre più in bilico sull’orlo di un abisso pronto ad inghiottire e distruggere.

Sul palco un nutrito gruppo di giovani e bravissimi attori, affiancati dai valenti allievi dell’accademia Cassiopea, capaci di restituire intense caratterizzazioni accurate e convincenti dei loro personaggi.
Tra tutti ricordiamo Dario Biancone nel ruolo del medico, Valeria De Angelis in quello della moglie, Roberto Fazioli il cieco aguzzino e Daniele Antonini, nella parte del ladro.
Uno spettacolo particolare, sconvolgente, crudo ed attuale, un doveroso e toccante omaggio ad un grande osservatore delle miserie umane, un autore fortemente attaccato dalla Chiesa ma che rivela, nei suoi scritti, una grande sensibilità e una profonda ed umana spiritualità.
fino al 4 luglio 2010Cassiopea Teatro Sperimentazione presenta
CIECHI
dal romanzo "Cecità" di Josè Saramago
Adattamento e regia di Tenerezza Fattore
con
Valeria De Angelis, Dario Biancone, Riccardo Monitillo, Alberto Mosca,
Giorgia Guerra, Andrea Murchio,Diana d’Angelo, Vanina Marini, Roberto Fazioli,
Fabiano Danilo Vanella, Daniele Antonini, Giorgia Pordenoni, Giacomo Ferraù,
Nicola De Santis, Luca Calone, Tiziano Mariani,Immacolata Mercadante, Claudio Nicolini
e con la partecipazione degli allievi dell’Accademia Cassiopea
Filippo Andreetto, Elena Bernardo, Barbara Bianchi, Cristiano Caccamo, Chiara Casali,
Giuseppina Loschiavo, Chiara Postacchini, Arianna Saturni
con l'amichevole contributo di Giulia Innocenzi
Movimento scenico Luca Ventura - Movimento coreografico Valeria Baresi
Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi via Nazionale, 183 - Roma
Spettacoli dal martedì al sabato ore 21- domenica ore 18.
Biglietti intero euro 22,00 ridotto euro 16,00.
Per informazioni e prenotazioni: tel.06/5580827 -340/3029448.
www.cassiopeateatro.org
Spettacoli dal martedì al sabato ore 21- domenica ore 18.
Biglietti intero euro 22,00 ridotto euro 16,00.
Per informazioni e prenotazioni: tel.06/5580827 -340/3029448.
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