17 e 18 febbraio 2012
Tuo e della madre che ho ucciso di Andrea Monti
con Simone Carchia, Lisa Recchia, Alessandra De Michele,
Max Brugnolo, Francesco Nicolai
Dietro una rassicurante locandina si cela la verità sulla vita e sulla morte. Le pieghe dell'amore. Paternità. Omicidio. Maternità. Resurrezione. La creazione.
Dal concepimento dell'idea alla sua morte, passando per quelle tappe che ci fanno sentire vivi. Tutto è simbolico per risultare più reale, sussurrato per essere meglio compreso, recitato e stilizzato per entrare nelle orecchie e fermarsi un po' negli occhi dei curiosi.
Strutturato su un doppio piano teatrale, lo spettacolo vede la figura di due attori-narratori che raccontano ed illustrano l'amara vicenda di Tizio, Caio e Sempronia. I fatti che vedono coinvolti i tre personaggi sono sostanzialmente legati ad un banale e sordido triangolo in cui la madre, Sempronia, partorisce un figlio ignorando se ne sia padre il proprio uomo, Caio, o l'amante, Tizio. La piéce, articolata sia nel montaggio della storia che nei vari registri linguistici, sfocia in più finali possibili, seguendo l'inesorabile filo logico del tema che ne motiva la scrittura: quello di una lunga riflessione in chiave dialetticamente giocosa, ancorché fondamentalmente seria, sulla vita e sulla morte.
Lo spettacolo sarà preceduto da un breve cortometraggio sul tema della maternità.
Tuo e della madre che ho ucciso di Andrea Monti
con Simone Carchia, Lisa Recchia, Alessandra De Michele,
Max Brugnolo, Francesco Nicolai
Dietro una rassicurante locandina si cela la verità sulla vita e sulla morte. Le pieghe dell'amore. Paternità. Omicidio. Maternità. Resurrezione. La creazione.
Dal concepimento dell'idea alla sua morte, passando per quelle tappe che ci fanno sentire vivi. Tutto è simbolico per risultare più reale, sussurrato per essere meglio compreso, recitato e stilizzato per entrare nelle orecchie e fermarsi un po' negli occhi dei curiosi.
Strutturato su un doppio piano teatrale, lo spettacolo vede la figura di due attori-narratori che raccontano ed illustrano l'amara vicenda di Tizio, Caio e Sempronia. I fatti che vedono coinvolti i tre personaggi sono sostanzialmente legati ad un banale e sordido triangolo in cui la madre, Sempronia, partorisce un figlio ignorando se ne sia padre il proprio uomo, Caio, o l'amante, Tizio. La piéce, articolata sia nel montaggio della storia che nei vari registri linguistici, sfocia in più finali possibili, seguendo l'inesorabile filo logico del tema che ne motiva la scrittura: quello di una lunga riflessione in chiave dialetticamente giocosa, ancorché fondamentalmente seria, sulla vita e sulla morte.
Lo spettacolo sarà preceduto da un breve cortometraggio sul tema della maternità.
NOTE DI REGIA
Le colpe dei padri ricadono sui figli. Ora non posso più sbagliare. In estasi dalla nascita, come autore ho dato, come regista mi sottraggo, come teatrante mi affido al coraggio degli attori, improvvisamente credibili e pronti a naufragare. (Andrea Monti)
Le colpe dei padri ricadono sui figli. Ora non posso più sbagliare. In estasi dalla nascita, come autore ho dato, come regista mi sottraggo, come teatrante mi affido al coraggio degli attori, improvvisamente credibili e pronti a naufragare. (Andrea Monti)
TEATRO ELSA MORANTE
Piazzale Elsa Morante - Roma (quartiere Laurentino)
www.centroelsamorante.roma.it
Info e prenotazioni 347.4422671
Ufficio stampa: Valentina Vivarelli
info@accademiasanpaolo.com
www.accademiasanpaolo.com
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