dal 10 al 13 maggio 2012 - h 20,45
rassegna UBU REX 3
Elvira Frosini / Kataklisma presentano
DIGERSELTZ
rassegna UBU REX 3
Elvira Frosini / Kataklisma presentano
DIGERSELTZ
scritto e diretto da Elvira Frosini
prima nazionale
collaborazione artistica: Daniele Timpano
disegno luci:Dario Aggioli
materiali di scena: Antonello Santarelli
assistente alla regia: Alessio Pala
foto:Claudia Papini, Antonello Santarelli,
Michele Tomaiuoli, Futura Tittaferrante
musiche originali:Marco Maurizi
produzione:Kataklisma
in collaborazione con: Officine CAOS/Stalker Teatro, Arti Vive Habitat, Consorzio Ubusettete
prima nazionale
collaborazione artistica: Daniele Timpano
disegno luci:Dario Aggioli
materiali di scena: Antonello Santarelli
assistente alla regia: Alessio Pala
foto:Claudia Papini, Antonello Santarelli,
Michele Tomaiuoli, Futura Tittaferrante
musiche originali:Marco Maurizi
produzione:Kataklisma
in collaborazione con: Officine CAOS/Stalker Teatro, Arti Vive Habitat, Consorzio Ubusettete
L'artista è come il maiale: non si butta niente.
Percorso da visioni ironiche e parole masticate da una bocca sempre in movimento, è uno spettacolo che si offre in pasto agli sguardi, essenziale come un sacrificio: una torta con candelina, un agnellino, un presepe-barricata, i rituali della festa di compleanno, il banchetto, l'orgia, il convivio funebre, indagando le funzioni di un cibo che invade sempre di più la nostra società vorace o anoressica.
Il cibo come ossessione del nostro tempo (di tutti i tempi?); il cibo come tema politico; mangiare come insopprimibile azione di sostentamento, pratica culturale massificata, metafora ossessiva, implosione autodistruttiva. Eppure pur sempre azione sotterraneamente rituale, legata al rapporto con il nostro corpo/fame, con la morte, con il sacro, con una comunità.
Il corpo in scena che mangia e si fa mangiare - mangiare le parole, ingozzarsi di parole, indigestione di parole - come un agnello in mezzo ai lupi, capro espiatorio, banale sacrificio dato in pasto al pubblico, agli occhi famelici o svogliati.
L'attore in scena, marginale nella sua irriducibile alterità, consuma gli scarti, l'eccedente, lo spreco, si fa corpo digerente, fragile "Digerseltz" della realtà ingozzata.
Teatro dell'Orologio
Via dei Filippini 17/a - Roma
spettacoli h 20,45
INFO E BIGLIETTERIA tel. 06 6875550
Kataklisma
via g. de agostini 79 - roma -italy
tel +39 338 3476616
http://www.kataklisma.it/
Percorso da visioni ironiche e parole masticate da una bocca sempre in movimento, è uno spettacolo che si offre in pasto agli sguardi, essenziale come un sacrificio: una torta con candelina, un agnellino, un presepe-barricata, i rituali della festa di compleanno, il banchetto, l'orgia, il convivio funebre, indagando le funzioni di un cibo che invade sempre di più la nostra società vorace o anoressica.
Il cibo come ossessione del nostro tempo (di tutti i tempi?); il cibo come tema politico; mangiare come insopprimibile azione di sostentamento, pratica culturale massificata, metafora ossessiva, implosione autodistruttiva. Eppure pur sempre azione sotterraneamente rituale, legata al rapporto con il nostro corpo/fame, con la morte, con il sacro, con una comunità.
Il corpo in scena che mangia e si fa mangiare - mangiare le parole, ingozzarsi di parole, indigestione di parole - come un agnello in mezzo ai lupi, capro espiatorio, banale sacrificio dato in pasto al pubblico, agli occhi famelici o svogliati.
L'attore in scena, marginale nella sua irriducibile alterità, consuma gli scarti, l'eccedente, lo spreco, si fa corpo digerente, fragile "Digerseltz" della realtà ingozzata.
Teatro dell'Orologio
Via dei Filippini 17/a - Roma
spettacoli h 20,45
INFO E BIGLIETTERIA tel. 06 6875550
Kataklisma
via g. de agostini 79 - roma -italy
tel +39 338 3476616
http://www.kataklisma.it/
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