martedì 8 maggio 2012

PENELOPE IN GROZNYJ di Marco Calvani al fino al 13 maggio al Teatro Vascello

TEATRO VASCELLO
dal 3 al 13 maggio 2012
PENELOPE IN GROZNYJ
scritto e diretto da Marco Calvani
mercoledì 9 maggio 2012 ore 18
CONFERENZA:
CECENIA. UNA TRAGEDIA INFINITA
intervengono:
VERA POLITKOVSKAJA, giornalista e figlia di Anna Politkovskaja
AMEDEO RICUCCI, storico e reporter
ASLAN DUDAEV, studente e nipote di Džokhar Dudaev
MASSIMO BONFATTI, Associazione Mondo in Cammino
MARCO CALVANI, autore e regista
FIAMMETTA CUCURNIA, giornalista La Repubblica
FOYER DEL TEATRO VASCELLO
Proiezione Fotoreportage dal Caucaso di LIVIO SENIGALLIESI
Con PENELOPE IN GROZNYJ il mito omerico di Penelope e della sua controversa solitudine si trasferisce nella Cecenia di oggi, un paese dove la tortura è la norma, le esecuzioni senza processo sono routine e le razzie e i saccheggi un luogo comune. Una terra battuta da un gelido inverno e dalla guerra, minacciata dal fuoco di sanguinarie milizie indipendentiste e messa ancor più in pericolo da un esercito corrotto, complice e profittatore di uno spietato disegno politico. Un paese in cui si è perso il diritto alla dignità.
Siamo a Groznyj, capitale fantasma di un paese fantasma. Siamo in una scuola abbandonata, distrutta dai bombardamenti, adesso occupata dai Russi/Proci, capitanati da Antinoo, che ne hanno fatto il loro quartier generale, covo di piani crudeli e tana di giochi perversi.
Penelope è una donna sola. Il marito Ulisse è lontano da casa da qualche anno, da alcuni mesi non arrivano più sue notizie dall'occidente, nè i suoi soldi che dovrebbero servire a mandare avanti la baracca e a mantenere gli studi del figlio. Telemaco è un giovane uomo inquieto, che vive nel rancore e nell'odio. Pireo e Teoclimeno, i suoi unici amici. Euriclea, la vecchia nutrice. Laerte, il suocero ritiratosi nel silenzio. Melanto, una giovane amica. Elena, la bella cugina.
Con la riscrittura del mito greco e dei suoi personaggi epici, e con uno sguardo a Pasolini, si cerca di ricostruire la vita quotidiana in tempo di guerra, dando così vita a una metafora violenta di cosa il potere fa ai corpi e alla parola. Un'analisi feroce di una terra distrutta, di un olimpo senza dei, e di una popolazione inerme, ormai privata della speranza e della solidarietà.
PENELOPE IN GROZNYJ diventa così una parabola sprezzante di qualsiasi regime totalitario, sia esso lontano o vicino, storicamente superato o attualmente invisibile, dove il terrore e l'orrore sono all'ordine del giorno e dove la situazione di emergenza altera brutalmente le convenzioni formali, inverte e modifica ogni rapporto, intellettuale, affettivo, di potere, e stravolge il senso intimo di ogni gesto e di ogni abitudine.
Attori spagnoli, tedeschi, inglesi e italiani compongono il cast dello spettacolo che ha debuttato in anteprima mondiale al Kunsthaus Tachleles di Berlino il 5 dicembre 2009 ed è stato presentato nel giugno 2010 al Napoli Teatro Festival, sezione Fringe.
MARCO CALVANI (1980), attore formatosi alla scuola del Teatro della Limonaia e al Duse Studio di Roma, debutta come drammaturgo nel 2002 con Quasi, commissionato dal Social Forum Europeo dei Teatri. Altri lavori includono: Teloleggonegliocchi! (2003), Prima che tu dorma, commissionato dal Todi Arte Festival 2004, La vita bassa/Low Life (2005) commissionato dal Phoenix Theatre di Londra, Le mani forti (2006), pièce liberamente ispirata alla tragedia di Novi Ligure e Olio (2008). Nel 2009 su commissione della Grec Fundaciò di Barcellona scrive e dirige La città sotto/The city beneath presentato poi in anteprima mondiale al La MaMa Theatre di New York, e Penelope in Groznyj che debutta al Kunsthaus Tacheles di Berlino. È stato inoltre ospite dell'Ubud Writers and Readers International Festival di Bali. Nel 2010 scrive assieme a Marco Marra Unghie per la rassegna di teatro omosessuale Garofano Verde di Roma ed insegna all'Obrador Internacional d'Estiu presso la Sala Beckett di Barcellona. E' tra i giovani autori italiani più rappresentati in Francia con Les Mains Fortes.Nel giugno 2011 è invitato dal Théâtre de la Ville di Parigi a rappresentare l'Italia in un progetto di scrittura internazionale, il Bal Littéraire, sotto la direzione di Fabrice Melquiot, nell'ambito di Face à Face e Chantiers d'Europe. Nello stesso anno vince una residenza alla Cité Internationale des Arts di Parigi e riceve il Premio Siae come migliore autore teatrale nell'ambito del 54° Festival di Spoleto. Attualmente sta lavorando assieme a Neil LaBute ad un progetto di scrittura e di regia per una messa in scena tra New York e Roma. E' fondatore e direttore artistico di Mixò, centro culturale internazionale che riunisce attori e autori nella promozione di opere originali di teatro e di cinema. I suoi testi sono tradotti e rappresentati in sei lingue.

TEATRO VASCELLO
Via Carini 78, ROMA

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