Dopo il successo di “Ciechi” della scorsa stagione, torna sul palco del Piccolo Eliseo il nuovo lavoro di Tenerezza Fattore, Chat Room, una divertente commedia con musiche e coreografie che affronta con spirito ironico la realtà virtuale dei siti di incontri on line.
Il trentaquattrenne Gianfilippo, un matrimonio fallito alle spalle e un lavoro poco soddisfacente, si è lasciato andare e il suo miniappartamento, arredato con mobili di recupero, riflette il suo stato d’animo demotivato e colmo di noia: una segreteria telefonica con gli immancabili messaggi della mamma, il frigo sempre vuoto dove un’unica fetta di pane tristemente ammuffisce, una vecchia e malconcia poltrona lo accompagnano nei suoi giorni sempre uguali. Tutto, però, cambia quando, finalmente, il mondo di internet entra nella sua vita.
Dapprima timidamente, poi con sempre maggior disinvoltura, Gianflippo, in cerca dell’anima gemella, si lascia assorbire completamente dai meccanismi relazionali del mondo dei social network fino a non poterne più fare a meno e -quasi fosse una malattia- finisce per contagiare anche il suo cinico amico Massimiliano.
Una volta entrato in rete (una metaforica rete da pesca che gli giunge per posta), Gianfilippo si trova di fronte ad un mondo che lo avvolge e lo cattura, ad un mercato infinito che lo bersaglia di invadenti proposte di ogni genere: dalla pornografia all’astrologia, dalla musica, ai casinò on line, dall’immancabile motore di ricerca che ha tutte le risposte ai siti di offerte di lavoro e, ovviamente la chat line. Qui Gianfilippo “conosce” tante donne: la ragazza simpatica e spigliata, la dolce timida e riservata, la petulante mangiauomini, la ninfetta disinibita, la bella dal fascino misterioso e sfuggente e persino un uomo che gli propone la convivenza!
La rete però è un luogo immaginario dove tutto è fantasia, sogno ed illusione ed è inevitabile, prima o poi, che il sogno si scontri con la realtà: Gianfilippo dovrà rendersi conto che quello che veramente sta cercando è altrove, magari proprio dietro la porta della sua vicina di casa,Svetlana, una giovane e graziosa ragazza ucraina.
Lo spettacolo è divertente, molto originale ed ha buone chances di diventare un cult del suo genere.
La storia parla di siti di incontri virtuali eppure le parole "computer" e "chat room" non vengono mai pronunciate: una scelta precisa dell'autrice che preferisce mettere in evidenza soprattutto l’aspetto emotivo di questa nuova forma di socializzazione.
Chat Room è il Teatro che guarda la Rete e mette a confronto i loro mondi tanto diversi: la rete che rende virtuale il reale e il teatro che fa l’esatto contrario rendendo reale l’immaginario.
Il testo, ben scritto, agile e frizzante, sorprende e coinvolge il pubblico grazie anche ad alcune riuscite trovate sceniche che costituiscono una vera e propria sfida per gli attori chiamati ad interpretare ruoli non umani ma virtuali e a dare corpo, ad esempio, alle emoticons, segni grafici indispensabili per indicare lo stato d’animo e ad alcuni programmi, come quello della posta elettronica o come l’immancabile (ed esilarante!) virus che crea danni e scompiglio nella vita del protagonista.
Una sfida che sembra vinta, vista la buona la prova offerta dal cast composto da un insieme sinergico ed affiatato di professionisti ed allievi del 1°e 2°anno dell'Accademia Cassiopea, soluzione già sperimentata con successo nella scorsa stagione con “Ciechi”. Tra i professionisti ricordiamo Dario Biancone (Gianfilippo), Giorgia Furbetta (Partenope), Gabriele Carbotti (l’amico Massimiliano), Giorgia Guerra( Blue Velvet) e Roberto Fazioli (Ugo) e tra gli allievi Filippo Andreetto (il viagra e il virus), Ilaria Orlando ( il motore di ricerca),Chiara Casali (Svetlana), e Filippo Raschi (il postino).
Uno spettacolo piacevolissimo, dunque, tutto da vedere e in cui rivedersi perché la rete, nel bene e nel male, fa parte ormai delle nostre vite e guardarla con un pizzico di ironia non può che fare bene.
In scena fino al 26 giugno 2011 al Piccolo Eliseo.
Scheda spettacolo:Il trentaquattrenne Gianfilippo, un matrimonio fallito alle spalle e un lavoro poco soddisfacente, si è lasciato andare e il suo miniappartamento, arredato con mobili di recupero, riflette il suo stato d’animo demotivato e colmo di noia: una segreteria telefonica con gli immancabili messaggi della mamma, il frigo sempre vuoto dove un’unica fetta di pane tristemente ammuffisce, una vecchia e malconcia poltrona lo accompagnano nei suoi giorni sempre uguali. Tutto, però, cambia quando, finalmente, il mondo di internet entra nella sua vita.
Dapprima timidamente, poi con sempre maggior disinvoltura, Gianflippo, in cerca dell’anima gemella, si lascia assorbire completamente dai meccanismi relazionali del mondo dei social network fino a non poterne più fare a meno e -quasi fosse una malattia- finisce per contagiare anche il suo cinico amico Massimiliano.

La rete però è un luogo immaginario dove tutto è fantasia, sogno ed illusione ed è inevitabile, prima o poi, che il sogno si scontri con la realtà: Gianfilippo dovrà rendersi conto che quello che veramente sta cercando è altrove, magari proprio dietro la porta della sua vicina di casa,Svetlana, una giovane e graziosa ragazza ucraina.
Lo spettacolo è divertente, molto originale ed ha buone chances di diventare un cult del suo genere.
La storia parla di siti di incontri virtuali eppure le parole "computer" e "chat room" non vengono mai pronunciate: una scelta precisa dell'autrice che preferisce mettere in evidenza soprattutto l’aspetto emotivo di questa nuova forma di socializzazione.

Il testo, ben scritto, agile e frizzante, sorprende e coinvolge il pubblico grazie anche ad alcune riuscite trovate sceniche che costituiscono una vera e propria sfida per gli attori chiamati ad interpretare ruoli non umani ma virtuali e a dare corpo, ad esempio, alle emoticons, segni grafici indispensabili per indicare lo stato d’animo e ad alcuni programmi, come quello della posta elettronica o come l’immancabile (ed esilarante!) virus che crea danni e scompiglio nella vita del protagonista.
Una sfida che sembra vinta, vista la buona la prova offerta dal cast composto da un insieme sinergico ed affiatato di professionisti ed allievi del 1°e 2°anno dell'Accademia Cassiopea, soluzione già sperimentata con successo nella scorsa stagione con “Ciechi”. Tra i professionisti ricordiamo Dario Biancone (Gianfilippo), Giorgia Furbetta (Partenope), Gabriele Carbotti (l’amico Massimiliano), Giorgia Guerra( Blue Velvet) e Roberto Fazioli (Ugo) e tra gli allievi Filippo Andreetto (il viagra e il virus), Ilaria Orlando ( il motore di ricerca),Chiara Casali (Svetlana), e Filippo Raschi (il postino).
Uno spettacolo piacevolissimo, dunque, tutto da vedere e in cui rivedersi perché la rete, nel bene e nel male, fa parte ormai delle nostre vite e guardarla con un pizzico di ironia non può che fare bene.
In scena fino al 26 giugno 2011 al Piccolo Eliseo.
Compagnia: Cassiopea Teatro Sperimentazione
CHAT ROOM
Testo e regia: Tenerezza Fattore Cast: Dario Biancone (Gianfilippo),Gabriele Guarino (il Portiere), Gabriele Carbotti (Massimiliano,l'amico), Giorgia Furbetta (Cristina/Partenope), Giorgia Guerra (Valentina/Blue Velvet), Claudia Lerro(Fabiana/Incantesimo)
con la partecipazione di Roberto Fazioli (Ugo) e Nicola De Santis
e con gli allievi delle classi 1a e 2a professionale dell'Accademia Cassiopea: Filippo Andreetto, Barbara Bianchi, Rosaria D'Antonio, Selena De Vitis, Chiara Casali, Chiara Laureti, Giuseppina Loschiavo, Chiara Postacchini, Arianna Saturni, Margherita Bini, Beatrice Ciucci, Giulia Malossini, Valentina Moretti, Ilaria Orlando, Filippo Raschi, Saverio Tavano.
Coreografie: Valeria Baresi - Scenografie e costumi: Michela Bevilacqua e Francesca Rossetti
Musiche: Michael Bublé - Assistente alla regia: Eleonora Leone - Disegno luci: Giorgio Rossi -Effetti sonori: Nicola De Santis - Direttore di scena: Mariella Giordano - Grafica: Francesca Valido - Ufficio Stampa: Tania Servidei - Organizzazione: Jessica Cenciarelli
Nessun commento:
Posta un commento