Il Sala Umberto chiude la stagione 2010- 2011 con la collaudata coppia Paolo Triestino e Nicola Pistoia nello spettacolo “Trote” di cui curano anche la regia. La storia che può essere definita d’amore e d’amicizia narra di due persone: Luigi, lavoratore in una fabbrica di pneumatici e amante della pesca e Maurizio, proprietario di un’officina che, sposato da molti anni, tradisce la moglie ogni volta che capita. I due si conoscono a causa di un equivoco: alcune analisi consegnate a Maurizio, appartengono, invece, a Luigi. Il responso non lascia speranze e l’ipocondriaco Maurizio, dopo l’iniziale panico per quella che sembra una “condanna a morte” , roso anche dai sensi di colpa, confessa alla moglie i tradimenti e tante altre cose mai dette. Scoperto poi l’equivoco oltre a cercare di recuperare il proprio rapporto con la moglie, con improbabili giustificazioni, Maurizio decide di conoscere Luigi per comunicargli la verità. Lo cerca e lo trova a pescare in un paesino della provincia romana, Anticoli Corrado. Dopo l’iniziale diffidenza di Luigi, che si sente disturbato nella sua lotta con le trote, tra loro nascerà un’intensa amicizia e i due condivideranno pensieri profondi sul vero senso della vita, sull’amore e anche sulla morte. A far da sfondo una delle città più belle mondo, Roma, la Città Eterna. L’amicizia che si è ormai instaurata renderà, però, a Maurizio assai più difficile il compito di rivelare la verità a Luigi. Tra dubbi, esitazioni e titubanze, Maurizio, alla fine non avrà il coraggio di confessargliela.
Il testo intenso dai dialoghi esilaranti, ma allo stesso tempo profondi, mostra con sguardo poetico il mondo che ci circonda con le sue illusioni, i sogni, le sue difficoltà. Racconta con sensibilità l’incontro di due persone con un bagaglio di esperienze completamente differenti che si ritrovano accomunati nel mettere in discussione tutta la loro vita.
Triestino e Pistoia, insieme alla bravissima Elisabetta De Vito, sono perfetti nei loro ruoli, capaci di far presa sul pubblico e anche se l’argomento è serio, come può esserlo il parlare della morte, esso viene trattato con leggerezza ed ironia dalla perfezione dei dialoghi scritti dal bravo Edoardo Erba che chiamano lo spettatore ad una vasta gamma di emozioni: riso, lacrime, rabbia, sorpresa fino a un epilogo un po’ amaro e tutto da scoprire.Ancora in scena fino al 29 maggio 2011.
TEATRO SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 – Roma
http://www.salaumberto.it/fino al 29 maggio 2011
TROTE
di Edoardo Erba
con
Paolo TRIESTINO e Nicola PISTOIA
e con Elisabetta DE VITO
regia Triestino&Pistoia
produzione Nuova Compagnia di Prosa
scena Alessandra Ricci
costumi Isabella Rizza
suono Huber Westkemper
light design Luigi Ascione
macchinista Francesco Rita
elettricista Claudio Lelli
foto Gabriele Gelsi
aiuto regia Francesca Di Santo
progetto grafico Orsola Damiani
Il testo intenso dai dialoghi esilaranti, ma allo stesso tempo profondi, mostra con sguardo poetico il mondo che ci circonda con le sue illusioni, i sogni, le sue difficoltà. Racconta con sensibilità l’incontro di due persone con un bagaglio di esperienze completamente differenti che si ritrovano accomunati nel mettere in discussione tutta la loro vita.
Triestino e Pistoia, insieme alla bravissima Elisabetta De Vito, sono perfetti nei loro ruoli, capaci di far presa sul pubblico e anche se l’argomento è serio, come può esserlo il parlare della morte, esso viene trattato con leggerezza ed ironia dalla perfezione dei dialoghi scritti dal bravo Edoardo Erba che chiamano lo spettatore ad una vasta gamma di emozioni: riso, lacrime, rabbia, sorpresa fino a un epilogo un po’ amaro e tutto da scoprire.Ancora in scena fino al 29 maggio 2011.
TEATRO SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 – Roma
http://www.salaumberto.it/fino al 29 maggio 2011
TROTE
di Edoardo Erba
con
Paolo TRIESTINO e Nicola PISTOIA
e con Elisabetta DE VITO
regia Triestino&Pistoia
produzione Nuova Compagnia di Prosa
scena Alessandra Ricci
costumi Isabella Rizza
suono Huber Westkemper
light design Luigi Ascione
macchinista Francesco Rita
elettricista Claudio Lelli
foto Gabriele Gelsi
aiuto regia Francesca Di Santo
progetto grafico Orsola Damiani
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