lunedì 14 novembre 2011

L'ASTICE AL VELENO: Vincenzo Salemme torna al Teatro Olimpico con la commedia campione di incassi della scorsa stagione

(foto di Federico Riva)
L'ASTICE AL VELENO
Recensione di Irene Conti
C'era una volta lui, lei e l'altra..., Insomma la solita storia "diranno i miei piccoli lettori", come disse uno scrittore famoso. Questa pièce, invece non ha nulla di scontato. Un mix di comicità farsesca, commedia brillante e musica. La protagonista Barbara (Benedetta Valanzano) è un'attricetta molto bella, innamorata del regista della pièce che dovranno mettere in scena. Barbara è in qualche modo una moderna Madame Bovary, romantica e innamorata dell'amore. Nel suo mondo di sogno riesce a parlare con le statue della scenografia dello spettacolo che prendono vita e, che, come il Grillo di Pinocchio, rappresentano la sua propria coscienza. Lui,  Matteo (Maurizio Aiello) è il regista dello spettacolo di cui la ragazza è innamorata. Sposato e, "come tutti gli uomini" senza alcuna intenzione di divorziare, capace solo di dire bugie su bugie per salvare "capra e cavoli". In questo menage si infila Gustavo (Vincenzo Salemme) un Pony-Express vestito da Babbo Natale (siamo al 23 Dicembre) che deve consegnare alcuni pacchi dono per conto di un'azienda, e che, per dare prova dell'avvenuta consegna, deve registrare una sorta di cartolina vocale con un registratore vecchissimo e molto pesante.
Dopo l'ennesima delusione  Barbara decide di uccidere Matteo durante la cena a base di astice, avvelenando il vino per poi suicidarsi, lasciando una lettera in cui confessa l'accaduto. Gustavo/Salemme viene messo in mezzo dalle statue, il munaciello, la lavandaia, lo scugnizzo e il poeta, che gli impediscono di lasciare il teatro mandando all'aria il piano diabolico della ragazza, così nessuno muore… neanche l'astice!
In questo spettacolo i veri protagonisti sono i sentimenti: gelosia, rabbia, amore, felicità, raccontati con molta leggerezza da Salemme che nel monologo all'inizio del secondo atto ne spiega la morale. Le battute si susseguono a ritmo serrato, con perfetti tempi comici, boutades  e tormentoni per una napoletanità pirotecnica con un finale da favola per niente scontato. L'attore  si prende anche una pausa per dialogare col pubblico non rinunciando a una piccola parentesi dedicata all'attualità che riscuote, com'è prevedibile,  consensi, risate ed applausi.
 "L'astice al veleno" si conferma quindi uno spettacolo sempre gradevole e divertente che ritorna, a grande richiesta, per il secondo anno consecutivo, sui palcoscenici romani. Salemme resta una garanzia, coadiuvato da una compagnia capace di reggere il confronto con il mattatore.
Lo spettacolo resta in scena fino al 4 dicembre.

Dal 10 novembre al 4 dicembre
produzione: Chi è di scena
L'ASTICE AL VELENO

Commedia in due atti scritta e diretta da Vincenzo Salemme
con: Vincenzo Salemme, Antonella Morea, Benedetta Valanzano, Maurizio Aiello,  
e con Nicola Acunzo, Antonio Guerriero, Domenico Aria, Giovanni Ribò
Scene Alessandro Chiti – Costumi Giusi Giustino
Musiche Antonio Boccia - Disegno Luci Umile Vainieri
Movimenti Coreografici Stefano Bontempi
Produttore esecutivo Gianpiero Mirra
Prodotto da Valeria Esposito
Foto di Federico Riva

TEATRO OLIMPICO
Piazza Gentile da Fabriano, 17 - 00196 - Roma
http://www.teatroolimpico.it/

Info & Biglietti: 06.32.65.991 - biglietti@teatroolimpico.it

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