lunedì 10 dicembre 2012

NAP SOUND - Recital Avanguardistico Partenopeo con Anna a

Auditorium Parco della Musica
Mercoledì 12 dicembre 2012 - ore 21.00
Nap Sound
recital avanguardistico partenopeo

con Anna Ammirati
e con Rocco Siliotto in arte RSX compositore e musicista. 

‘Recital’: interpretazione di versi.
‘Avanguardistico’: l’estremo con cui le parole si confrontano con il suono.
'Partenopeo': è' composto dai versi dei piu grandi autori napoletani


Nap Sound e’ uno spettacolo di Anna Ammirati che parte dalla voglia di condividere il bisogno di rinnovarsi spesso presente in ognuno di noi. Un recital affilato e vibrante per recuperare l’identità e la memoria, utilizzando la voce e il suono digitale.

L'imposizione di modelli culturali che non ci appartengono o meglio, che non ci nutrono più- ribadisce l’autrice-finiscono addirittura con l’avvelenarci".
La cieca e disperante omologazione che ne consegue, sta facendo crescere sempre di più il nostro essenziale bisogno di proteggerci cercando di recuperare le nostre radici. Allora ho cominciato a mettere giù un po’ di appunti, colpita dalle conversazioni quotidiane con persone di diversa condizione sociale e culturale. Ho osservato che la cosa che ci accomuna tutti è l'impotenza di dire ad alta Voce qualcosa, questo sia in pubblico che nel privato. Sì, la Voce, lo strumento più potente che ci è stato donato, l’unica autentica protesi del nostro “io”!

Abbiamo tutti bisogno di gridare-ribadisce l’attrice- ovvero di dar sfogo a qualcosa che ci rende “impotenti” – termine in questo momento molto in voga. Sento spesso dire che siamo un popolo sedato ma nell'ultimo anno ho avvertito e condiviso spesso l'urgenza di un risveglio individuale, un qualcosa che potrei racchiudere in una frase: “facciamo presto!”

Allora ho pensato a Carmelo Bene, un attore capace di costruire non solo la sua carriera, ma tutta la sua l'intera esistenza sulla potenza della Voce. Lui diceva che quando si utilizza una strumentazione fonica, cioè un'amplificazione, non si tratta di allargare o amplificare la parola ma si utilizzano questi decibel per allargare semmai il ventaglio della dinamica, per restituire la Voce alla sua cavità interna. Il suono è infatti la prima cosa che avverte il bambino nel liquido amniotico, ancor prima delle immagini: e qui ritorniamo al bisogno d'identità e di memoria.

Da artista duttile e capace quale oggi è, la Ammirati ha visualizzato il suo spettacolo tornando indietro nei suoi ricordi personali fino al Vesuvio, simbolo della città dove è nata e cresciuta:<< Ho immaginato un suono diventato magmatico- riprende- proprio come avviene nell’attività dei vulcani, circostanza che potrebbe avvenire anche nell’apparente calma del Vesuvio, i cui cratere sembra dormire, ma che potrebbe dare Voce al suo magma da un momento all'altro.

Da qui in avanti è stato facile individuare i testi, anzi ancor meglio i versi in dialetto, per comporre questo spettacolo. La poesia dialettale il suo nutrimento maggiore lo trova in atteggiamenti ed emozioni connessi al colore esterno e all'ambiente delle parole che usa.

La poesia in dialetto chiede soltanto l'espressione e il suono, la qualità intima che richiede ad ogni altra lingua. La scelta di un suono che non andasse a sottolineare il contesto partenopeo è stata immediata.
Il suono di Nap Sound è destrutturazione dei versi, per concedergli così la possibilità di essere abitati da più personaggi.

Auditorium Parco della Musica

Viale Pietro De Coubertin, 30, 00196 Roma
tel.  06 802411

www.auditorium.com

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