RICCARDO3 :Disappunti di un dittatore
Riccardo è un dittatore, come tanti altri, di ogni tempo e di ogni specie. Riccardo non si ferma davanti a niente. Il potere è il suo obiettivo e per raggiungerlo non esita a ingannare, mentire, corrompere, uccidere. E dell'immagine e dell’inganno verbale fa i suoi punti di forza: “Io sono buono” – dice a chi gli rimprovera di aver ucciso i fratelli e imprigionato i nipoti, colpevoli solo di essere il legittimo ostacolo alle sue ambizioni, - “Non avevo scelta…” – piagnucola mellifluo...
Ispirandosi al Riccardo III di William Shakespeare, il testo ruvido e pregnante di "Riccardo alla terza" di Andrea Gambuzza, racconta l’essenza di una dittatura dalla sua genesi al suo tramonto ma lo fa in una visione attualizzata, lucida e graffiante che costringe – è inevitabile- ad una presa di coscienza.
Gambuzza dà voce al dittatore e ad altri personaggi, un’anziana donna, un giornalista e un faccendiere, tutti in qualche modo responsabili o complici, più o meno consapevoli, del potere e delle perversioni dell’usurpatore.
Il suo Riccardo è una figura grottesca, feroce, crudele, corrotto e corruttore, e allo stesso tempo, mago della parola, persuasivo ed affascinante affabulatore di folle. Riccardo si fa salvatore di un regno sull’orlo del baratro, rivelandosi specchio inquietante di un’attualità che si ripete nei suoi corsi e ricorsi storici: uno stato di crisi (provocato da chi?), il malcontento del popolo e l’inevitabile e persino auspicato sopraggiungere dell’uomo forte che ristabilisca l’equilibrio; “Meno male che Riccardo c’è” - inneggiano infatti i sudditi festanti…
La fame di potere del re, però, non ha fine, non si basta, si spinge sempre oltre, superando il limite di se stessa e della tolleranza di chi la sostiene prima salvo condannarla poi.
Ma qual è il confine di ogni possibile indecenza?. Quando il re, nel suo efferato delirio di onnipotenza giunge a tramare l’omicidio dei nipoti innocenti, (ognuno veda in essi quel che meglio crede), non c’è contropartita che tenga, la coscienza sopita è scossa, il limite raggiunto e con esso la fine del dittatore.
Questo la Storia insegna. O almeno tenta di farlo.
Ed è questo quanto emerge dallo spettacolo. "Riccardo alla terza" scruta, intenso e quasi autoptico, la psicologia del protagonista, potente eppure stritolato dalla solitudine, feroce eppure dilaniato dall'insicurezza, un uomo incapace d’amare che fa dell’autocelebrazione l’unico surrogato possibile alla propria inespressa e inesprimibile fame d’amore che non trova sazietà, un uomo che vive sospeso al centro del proprio egoico e incolmabile abisso.
In un'ora circa di spettacolo Gambuzza, solo in scena, con vigore coinvolgente muove i fili di questa farsa tragica in cui, per non piangere, si ride e in cui, senza appello, ogni alibi si sgretola costingendo a riflettere che tutto ciò è stato, può essere ed è tuttora: ancora oggi, infatti, nel 2011, più di trenta paesi nel mondo, sono governati da un dittatore.
TEATRO DELL’OROLOGIO Sala Gassman
Via de' Fiippini,17/a, 00186 ROMA
tel. 06 6875550 – 06 68308735
fino al 7 maggio 2011
Riccardo3- Disappunti di un dittatore
di e con Andrea Gambuzza
scene Francesco Ghisu
disegno luci Luca Carnevale
foto e grafica Francesca Nicolosi
organizzazione Razmataz
spettacolo vincitore del Premio Nino De Reliquis 2009
ingresso 10 euro / ridotto 8 euro
Spettacoli: dal 26 aprile al 7 maggio h 22:00 8 maggio h 18,30
domenica 1 maggio riposo-replica straordinaria lunedì 2 maggio
info: http://www.teatrorologio.it/ info@teatrorologio.it
Ispirandosi al Riccardo III di William Shakespeare, il testo ruvido e pregnante di "Riccardo alla terza" di Andrea Gambuzza, racconta l’essenza di una dittatura dalla sua genesi al suo tramonto ma lo fa in una visione attualizzata, lucida e graffiante che costringe – è inevitabile- ad una presa di coscienza.
Gambuzza dà voce al dittatore e ad altri personaggi, un’anziana donna, un giornalista e un faccendiere, tutti in qualche modo responsabili o complici, più o meno consapevoli, del potere e delle perversioni dell’usurpatore.
Il suo Riccardo è una figura grottesca, feroce, crudele, corrotto e corruttore, e allo stesso tempo, mago della parola, persuasivo ed affascinante affabulatore di folle. Riccardo si fa salvatore di un regno sull’orlo del baratro, rivelandosi specchio inquietante di un’attualità che si ripete nei suoi corsi e ricorsi storici: uno stato di crisi (provocato da chi?), il malcontento del popolo e l’inevitabile e persino auspicato sopraggiungere dell’uomo forte che ristabilisca l’equilibrio; “Meno male che Riccardo c’è” - inneggiano infatti i sudditi festanti…
La fame di potere del re, però, non ha fine, non si basta, si spinge sempre oltre, superando il limite di se stessa e della tolleranza di chi la sostiene prima salvo condannarla poi.
Ma qual è il confine di ogni possibile indecenza?. Quando il re, nel suo efferato delirio di onnipotenza giunge a tramare l’omicidio dei nipoti innocenti, (ognuno veda in essi quel che meglio crede), non c’è contropartita che tenga, la coscienza sopita è scossa, il limite raggiunto e con esso la fine del dittatore.
Questo la Storia insegna. O almeno tenta di farlo.
Ed è questo quanto emerge dallo spettacolo. "Riccardo alla terza" scruta, intenso e quasi autoptico, la psicologia del protagonista, potente eppure stritolato dalla solitudine, feroce eppure dilaniato dall'insicurezza, un uomo incapace d’amare che fa dell’autocelebrazione l’unico surrogato possibile alla propria inespressa e inesprimibile fame d’amore che non trova sazietà, un uomo che vive sospeso al centro del proprio egoico e incolmabile abisso.
In un'ora circa di spettacolo Gambuzza, solo in scena, con vigore coinvolgente muove i fili di questa farsa tragica in cui, per non piangere, si ride e in cui, senza appello, ogni alibi si sgretola costingendo a riflettere che tutto ciò è stato, può essere ed è tuttora: ancora oggi, infatti, nel 2011, più di trenta paesi nel mondo, sono governati da un dittatore.
TEATRO DELL’OROLOGIO Sala Gassman
Via de' Fiippini,17/a, 00186 ROMA
tel. 06 6875550 – 06 68308735
fino al 7 maggio 2011
Riccardo3- Disappunti di un dittatore
di e con Andrea Gambuzza
scene Francesco Ghisu
disegno luci Luca Carnevale
foto e grafica Francesca Nicolosi
organizzazione Razmataz
spettacolo vincitore del Premio Nino De Reliquis 2009
ingresso 10 euro / ridotto 8 euro
Spettacoli: dal 26 aprile al 7 maggio h 22:00 8 maggio h 18,30
domenica 1 maggio riposo-replica straordinaria lunedì 2 maggio
info: http://www.teatrorologio.it/ info@teatrorologio.it
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