Nella stagione 2011/2012, la Sala Umberto festeggia il suo primo secolo di vita rendendo omaggio a tutti i comici che hanno popolato la sua storia e lo hanno reso uno dei teatri più amati di Roma.
Proprio nel 1911, la vecchia sala da concerto fu trasformata in un vero e proprio tempio del varietà. A inaugurarla venne chiamato Ettore Petrolini, ma qui trionfarono tutti i grandi della comicità popolare, da Raffaele Viviani, Nicola Maldacea, Totò, Aldo Fabrizi, i fratelli De Filippo (ai tempi dei loro spettacoli di Rivista), Anna Fougez, Odoardo Spadaro, i fratelli De Rege, Lydia Johnson. Poi Renato Rascel, i fratelli Bonos, Primo Cuttica, Alfredo Bambi, i fratelli De Vico. Proprio negli anni della guerra, infine, ospitò Anna Magnani che in coppia con Totò negli spettacoli di Michele Galdieri era la regina della Rivista. Quella nobile e lontana tradizione ha continuato a vivere nello spirito della Sala Umberto, fino alla sua rinascita negli anni Ottanta e ancora oggi, grazie alla sua vocazione comica d’autore. Insomma: festeggiare la Sala Umberto significa anche festeggiare Roma e la sua tradizione comica.
Dunque, proprio come un omaggio alla Capitale si presenta il progetto Sala Umberto: da 100 anni condividiamo emozioni, articolato in tre momenti distinti: uno spettacolo, una mostra, un libro.
MOSTRA
Il Padiglione delle Meraviglie
Il Padiglione delle Meraviglie
Organizzazione Sala Umberto
Curatore Nicola Fano
Allestimento Solange Vernò
Nata da un’idea di Alessandro Longobardi, la mostra sarà allestita nel foyer della Sala Umberto, e ripercorrerà un secolo di vita di teatro romano, mediante le immagini degli artisti che hanno trionfato nel locale di via delle Mercede dalle origini fino a oggi, legando iconograficamente passato e presente.
Saranno esposte immagini provenienti da collezioni private, dalla Biblioteca e Museo del Burcardo, dal Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, dalla Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli (Fondo Lucchesi Palli, raccolta Cennerazzo, raccolta De Muto) libri e riviste originali provenienti dalla Biblioteca Alessandrina, accessori storici di scena di Ettore Petrolini (nel ruolo di Gastone) e di Anna Fougez.
Gli ultimi periodi (dal 1981 al 2011) saranno testimoniati da una selezione di immagini di Tommaso Le Pera, Gabriele Gelsi e Antonello Tavera, e da locandine originali.
La mostra sarà suddivisa per aree tematiche.
Periodo: 1909 - 1945
Cafè Chantant – Varietà – Rivista – Avanspettacolo – Teatro Comico Popolare – Commedia Musicale
Periodo: 1982 - 1991
Sezione dedicata alla produzione negli anni in cui la direzione artistica venne assunta dall’Ente Teatrale Italiano.
Periodo: 2002 – 2011
Sezione dedicata alla Direzione Artistica di Alessandro Longobardi.
La comicità riflette il proprio tempo, ne mostra i vizi e ne scopre i prodigi. Le battute e le linguacce raccontano la storia di un popolo in diretta; e la storia degli italiani del Novecento è stata una continua rincorsa alla scoperta di sé. Nazione giovane (e solo oggi da qualche dissennato ripudiata), l’Italia si è riconosciuta anche attraverso la comicità.
Questa mostra vorrebbe indicare il percorso delle mutazioni continue dei comici, da solleticatori della fantasia comune a fustigatori del costume: da Maldacea a Petrolini, da Totò a Fabrizi. Sono le stesse mutazioni della realtà e dell’immaginario dell’Italia intera e di Roma in particolare: i modi di fare, i tic, le manie, le buone intenzioni. Tutte cose che si ritrovano in un gesto, una boccuccia, un cappellino, una giacca corta: questo è quello che si può raccontare con le foto, le parole dovete immaginarle voi.
Tutto è cominciato in una piazza di Roma che non c’è più, dove si riunivano comici e saltimbanchi, uomini-pesce e donne barbute, mangiatori di spade e maghi. Oppure semplici perdigiorno. Una piazza che Petrolini ribattezzò «Padiglione delle meraviglie»: una volta entrati, si usciva sempre diversi. Come a teatro, insomma. E come l’Italia che, uscita dal Novecento, non si riconosce più. (Nicola Fano)
Teatro Sala Umberto
Via della Mercede, 50 – Roma (Centro Storico)
Dal lunedì al Sabato 10.00 / 19.00
Domenica 14.00 / 17.00
Ingresso gratuito
Domenica 14.00 / 17.00
Ingresso gratuito
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