lunedì 3 ottobre 2011

DESAPARECIDO: emozioni a tinte forti al Teatro di Documenti

Recensione di  Irene Conti
Il Teatro di Documenti inizia la sua stagione con “Desaparecido", uno spettacolo drammatico, toccante, e ricco di emozione tratto da una storia realmente accaduta. 
Nel marzo del 1976 in Argentina ci fu un colpo di stato definito “Processo di Riorganizzazione Nazionale” ad opera della Polizia argentina, guidata dal Jorge Rafael Videla. L’operazione, chiamata in codice “Noche De Los Làpices” (La notte delle matite), aveva lo scopo di sequestrare, torturare ed uccidere studenti delle scuole superiori, colpevoli, secondo il regime, di “attività atee ed anti nazionaliste”. Precedentemente al 16 settembre gli studenti della UES (Uniòn Estudiantil Secundaria) avevano promosso una manifestazione contro l’abolizione del “Boleto Estudiantil”, un tesserino che consentiva agli stessi sconti su libri di testo e riduzioni sul biglietto dei mezzi pubblici, senza il quale molti non avrebbero potuto più frequentare la scuola. Il regime considerò questa protesta “attività sovversiva” e per questo i “rei” furono sequestrati ed uccisi dopo essere stati torturati in modo indicibile. Quella del 16 settembre viene ricordata come “La Notte delle Matite Spezzate”: sei giovani studenti vennero sequestrati e fatti sparire. Nei giorni successivi altri giovani subirono la stessa sorte. Da qui il termine “Desaparecido” cioè ”chi è stato fatto scomparire”. Sulla testimonianza di Pablo Diaz, uno dei sopravvissuti (e fondamentale per la ricostruzione dei fatti), è costruito questo spettacolo colmo di vibranti emozioni, capace di suscitare paura, rabbia ed empatia per la vittima seviziata e torturata. Le corde legate al corpo dell’attore sembrano legare tutti i presenti in sala; l’efficace effetto luci, nel momento della scarica elettrica, (di grande impatto!), sembra fulminare anche il pubblico. Complice anche il suggestivo spazio del Teatro di Documenti che sembra quasi spingere lo spettatore in mezzo alla scena ed immergerlo nella sconvolgente vicenda. Il pubblico partecipa al dramma e vive la sofferenza patita dal giovane protagonista in un’ora circa di emozione pura, capace di entrare nella pelle e nelle viscere degli spettatori. 
Il racconto è scandito dalla musica e dal Tango, ballo tipico argentino, eseguito da due ballerini professionisti, freschi campioni del mondo di questa specialità. Una pièce vibrante, dall’ottimo taglio registico ed interpretato da bravi e convincenti attori. 
Desaparecido denuncia uno dei regimi più repressivi della storia del Novecento, è uno spettacolo che merita assolutamente di essere visto perché fa luce su un lato oscuro della storia dell’umanità e perché quella di Pablo Diaz non è che una delle trentamila storie di Desaparecidos del nostro tempo.

TEATRO DI DOCUMENTI
Via Nicola Zabaglia - Roma (Testaccio)
www.teatrodidocumenti.it

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