lunedì 25 febbraio 2013

BUONANOTTE MAMMA dall'1 al 17 marzo al Teatro Stanze Segrete

TEATRO STANZE SEGRETE
dall'1 al 17 marzo 2013
BUONANOTTE MAMMA

di Marsha Norman
Con Alessandra Ferro e Maurizia Grossi
regia di Giuseppe Oppedisano

La storia di Thelma e Jessie, è tutta al femminile, totalmente da "sentire" a volte con il cuore altre con la testa. Certo madre-figlia, ma soprattutto donne, apparentemente complici. Ma la polvere si insinua si è accumulata sotto il tappeto e, a volte si ha bisogno di una pulizia completa, totale. Jessie è pronta a sollevare il tappeto. Ci si trova di fronte al limite della parola; come si fa a definire il dolore, l'amore, la malattia? Una grande prova attoriale dove, il recitare, è un limite, bisogna rivivere. Uno tsunami emotivo da "Vedere e Sentire" 

Teatro Stanze Segrete
Via della Penitenza, 3 - Roma (Trastevere)
Spettacolo incluso nell'iniziativa: Un Abbonamento per tutti
info e prenotazioni: 06.6872690 - 388.9246033

Casalinghe Socialclub apre la rassegna DONNE patrocinata dal IX Municipio Roma

Sala Manzoni
dal 4 all'8 marzo 2013 – h. 20.30
Trust con il sostegno del IX Municipio di Roma presenta la rassegna

DONNE
4 marzo - Casalinghe social club
5 marzo - Carmen che non vede l'ora
6 marzo - Como la cigarra
7 marzo - Le due vite di Elsa
8 marzo - Giulia ha picchiato Filippo


Ingresso Libero

La commedia "Casalinghe social club" di Carlo Emilio Lerici apre il ciclo di 5 appuntamenti previsti nell'ambito della rassegna DONNE, realizzata da Trust con il sostegno del IX Municipio di Roma,un'iniziativa di valorizzazione della cultura,del ruolo e delle battaglie di emancipazione delle donne,che avrà luogo dal 4 all'8 marzo presso la Sala Manzoni, in via Vetulonia 23 con ingresso gratuito.
Il  tema delle donne, che quest'anno ancora una volta è al centro delle iniziative culturali proposte dal IX Municipio, è il trait d'union della manifestazione che prevede una serie di appuntamenti: proiezioni, presentazioni libri, mise en espace, letture e momenti di incontro.
Il 4 marzo si inizia con la pièce tutta al femminile "Casalinghe Social Club", quasi una versione comica delle "Desperate Housewives" d'oltreoceano, scritta da  Rosa Menduni e Roberto De Giorgi, già autori di "Sto un po' nervosa". La regia di Carlo Emilio Lerici sottolinea le manie e
le frustrazioni della donna contemporanea.

"Carmen che non vede l'ora", in programma per il 5 marzo, è il racconto di una donna, attraverso le parole, la musica e la poesia, per restituire al suo corpo e alla sua personalità, troppo spesso ancora oggi violati, la storia, le lotte, le conquiste e la sua indissolubile allegria in un percorso di autodeterminazione e di libertà. La struttura dello spettacolo è quella di un dialogo tra le
canzoni composte e cantate da Lucilla Galeazzi e l'incontro-scontro tra la voce femminile di Tamara Bartolini e la voce maschile di Michele Baronio.
Le Madri de Plata de Mayo, saranno protagoniste della lettura drammatizzata "Como la Cigarra", scritta da Gaston Troiano e Tanny Giser che sarà in scena il 6 marzo. Musiche, parole e immagini raccontano queste piccole donne che hanno saputo diventare, attraverso la perdita dei propri figli, giganti sino a provocare nel loro Paese un cambiamento radicale in un percorso quotidiano che le ha portate dall'anonimato alla fama mondiale.

Il 7 marzo Rita Charbonnier, propone il reading musicale "Le due vite di Elsa" tratto dal suo ultimo libro. Elsa, ragazza timida e fragile, sullo sfondo di una Roma fascista, viene rinchiusa in un ospedale psichiatrico, ma riuscirà a ritrovare se stessa e forse l'amore che da sempre le è stato negato. Nella serata sarà offerto un drink e saranno sorteggiate alcune copie del libro.
La rassegna si chiuderà l'8 marzo con la presentazione di "Giulia ha picchiato Filippo"
di Francesca Archibugi. Protagonisti  del film documentario, girato nella scuola materna "Ada Negri" del IX Municipio, accanto a Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, sono gli allievi
della scuola. In "Giulia ha picchiato Filippo" il tema della violenza contro le donne, viene raccontato inizialmente attraverso un prologo di fantasia e di fiction per poi dare voce alle testimonianze delle vittime. 


Programma
4 marzo: CASALINGHE SOCIAL CLUB di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi
con Francesca Bianco, Diana Detoni, Anna Casalino,
Monica Belardinelli
Musiche originali Francesco Verdinelli

Regia di Carlo Emilio Lerici
5 marzo: CARMEN CHE NON VEDE L'ORA - Regia Tamara Bartolini
Voci Recitanti Tamara Bartolini e Michele Baronio
Drammaturgia originale Tamara Bartolini
Canzoni originali  Lucilla Galeazzi - Musiche e canzoni originali  Michele Baronio

6 marzo: COMO LA CIGARRA  di Gastòn Troiano e Tanny Giser con la collaborazione di Alida Castagna – Nicola Reale e molti altri
LETTURA TEATRALIZZATA con Tanny Giser, Pina Natale, Maria Rosa Valli
Composizioni ed esecuzioni musicali: Sandra Cotronei cantante, Andrea Oggoni chitarra, Alessandro Avallone  flauto                     

7 marzo: LE DUE VITE DI ELSA reading musicale di e con Rita Charbonnier 8 marzo: GIULIA HA PICCHIATO FILIPPO -  film documentario di Francesca Archibugi
Con: Riccardo Scamarcio (Papà Giulia), Jasmine Trinca (Mamma Filippo), Lucia Mascino (Maestra), Ludovica Comisso (Giulia), Jacopo Mezzanotte (Filippo) 
Produzione: Atabulo, Differenza Donna
Musiche: Lena Battista - Produttore: Bernadette
Carranza, Carolina Popolani            


Sala Manzoni
Via Vetulonia, 23 - Roma 














sabato 23 febbraio 2013

IL MISTERO DELL'ASSASSINO MISTERIOSO dal 26 febbraio al 24 marzo al Teatro 7

Teatro7 
dal 26 febbraio al 24 marzo 2013
Il Mistero Dell'Assassino Misterioso
di LILLO & GREG
con: Sergio Zecca, Massimiliano Vado, Roberta Garzia, Matteo Vacca, Vania Lai
regia: Michele La Ginestra

La prima commedia scritta dalla nota coppia comica Greg e Lillo, un testo pieno di humour assolutamente originale…Un tipico giallo inglese, con l'aggiunta di un pizzico di assurdo che rende il tutto "drammaticamente comico"!!! Si parte da un incidente iniziale: qualche minuto prima dell'inizio dello spettacolo, accade un imprevisto… cosa fare? Interrompere la rappresentazione o tentare il tutto per tutto? Sergio Zecca nei panni della "soluzione del problema", darà del filo da torcere al detective/autore interpretato da Massimiliano Vado ed all'intera compagnia, formata dall'affascinante Roberta Garzia, figlia della contessa, dalla brillante Vania Lai, l'infermiera tedesca e da Matteo Vacca bizzarro nipote della defunta. Il continuo scambio di ruoli tra attori e personaggi, ci regala uno spettacolo ben ritmato dalla vivace regia di Michele La Ginestra, pieno di colpi di scena e di risate!

Orari: dal martedì al sabato ore 21.00, domenica ore 18.00, lunedì riposo
Biglietti: € 19,00; ridotto € 14,00 (+ € 1,00 pren. e prev.); lo spettacolo è inserito nel circuito "UN ABBONAMENTO PER TUTTI"
Biglietteria: via Benevento 23; dal lunedì al sabato ore 10.30-21.00; domenica ore 16.00-18.00
Info e prenotazioni: 06.442.36.382 - teatro@teatro7.it 


LA VITA CRONICA - Odin Teatret dal 27 febbraio al 17 marzo al Teatro Vascello Roma

TEATRO VASCELLO
dal 27 febbraio al 17 marzo 2013

TSI La fabbrica dell'Attore – Odin Teatret
in collaborazione Fondazione Musica per Roma presentano
LA VITA CRONICA
di Ursula Andkjær Olsen e Odin Teatret
con Kai Bredholt, Roberta Carreri, Jan Ferslev, Elena Floris, Donald Kitt, Tage Larsen, Sofia Monsalve, Iben Nagel Rasmussen, Fausto Pro, Julia Varley
Consigliere letterario: Nando Taviani - Disegno luci: Odin Teatret
Consulente luci: Jesper Kongshaug - Spazio scenico: Odin Teatret
Consulenti spazio scenico: Jan de  Neergaard, Antonella Diana
Musica: melodie tradizionali e moderne - Costumi: Odin Teatret, Jan de Neergaard
Direttore tecnico: Fausto Pro - Assistenti alla regia: Raúl Iaiza, Pierangelo Pompa e Ana Woolf
Regia e drammaturgia: Eugenio Barba 
Dopo una settimana di tutto esaurito all'Auditorium Parco della Musica, LA VITA CRONICA di Eugenio Barba, il più recente spettacolo dell'Odin Teatret, continua le sue repliche al Teatro Vascello dal 27 febbraio al 17 marzo. Nello stesso periodo, sia al Teatro Vascello che in altri luoghi di Roma, prosegue la presentazione di un ampio ventaglio di proposte collaterali: attività pedagogiche, dimostrazioni di lavoro, scambi, baratti culturali, presentazioni di libri e incontri con rappresentanti della danza e dei gruppi teatrali romani.
Si tratta di un'occasione molto importante e piuttosto rara: l'Odin Teatret, infatti, non era presente a Roma, per un tempo così lungo e con una così variegata offerta, da oltre 10 anni.
L'intera iniziativa "Odin Teatret a Roma 2013", che si svolge in collaborazione con numerosi altri enti e associazioni teatrali e si avvale inoltre del patrocinio del Comune di Roma – Assessorato alle Politiche culturali e del contributo del Municipio Roma XVI, sta richiamando spettatori e gruppi di affezionati sostenitori dell'Odin anche da fuori Roma. Si consiglia
pertanto di acquistare o prenotare per tempo i biglietti per lo spettacolo.

Dedicato a Anna Politkovskaya e Natalia Estemirova scrittrici russe in difesa dei diritti umani, assassinate da sicari nel 2006 e 2009 per la loro opposizione al conflitto ceceno.

Personaggi: una Madonna Nera, la vedova di un combattente basco, una rifugiata cecena, una casalinga rumena, un avvocato danese, un musicista rock delle isole Faroe, un ragazzo colombiano che cerca suo padre scomparso in Europa, una violinista di strada italiana, due
mercenari.
La vita cronica si svolge contemporaneamente in Danimarca e in altri paesi d'Europa nel 2031, dopo la terza guerra civile. Individui e gruppi con retroterra diversi si ritrovano insieme e si scontrano pressati da guerre, disoccupazione, emigrazione. Un ragazzo approda
dall'America Latina in cerca di suo padre scomparso. "Smettila di cercare tuo padre", gli sussurrano mentre lo accompagnano di porta in porta. Non è l'innocenza né la conoscenza a salvare il ragazzo. Sarà l'ignoranza a fargli scoprire la sua porta. Tra lo sconcerto di noi tutti che non crediamo all'incredibile: che una vittima valga, da sola, più di ogni valore. Più di Dio.
Lo spettacolo si rivolge a spettatori al di sopra dei 12 anni.
Una produzione Nordisk Teaterlaboratorium (Holstebro), Teatro de La Abadía (Madrid), The Grotowski Institute (Wroclaw).

Scarica il programma completo delle attività http://www.teatrovascello.it/2012_13/brochure_ODIN.pdf
Trailer: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=dODlmKXtn4Q

Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 78 - Roma (Monteverde) 
06 5881021 – 06 5898031
biglietti: intero 20,00 euro, ridotto 15,00 euro, ridottissimo 12,00 euro studenti, promozioni
gruppi di almeno 10 persone
Repliche dal mercoledì al sabato ore 21 domenica ore 18
POSTI LIMITATI PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
(1 e 3 marzo tutto esaurito!)
promozione@teatrovascello.it - www.teatrovascello.it
  

L'AMORE IN GUERRA: Melania Fiore nello spettacolo ideato con Mario Scaccia e a lui dedicato

TEATRO ELETTRA
22-23-24 Febbraio 2013
L'AMORE IN GUERRA
STORIE D'AMORE E RESISTENZA
Scritto diretto e interpretato da Melania Fiore
Tecnico audio e luci Riccardo Santini
Musiche di Beethoven, Debussy,Edith Piaf
Consulenza storica Dott. Padalino
Un ringraziamento speciale ad Aldo E. Castellani

Torna a grande richiesta a Roma, per ricordare il Maestro Mario Scaccia, nella cornice elegante e raccolta del Teatro Elettra, L' AMORE IN GUERRA, l'ultimo spettacolo che avevamo progettato e portato in scena nel 2010, giunto alla sua terza edizione, uno spettacolo emozionante, dal ritmo serrato e coinvolgente, che in una parabola di risate, lacrime, illusioni perdute e speranze rinnovate racconta la vita e l'amore di due straordinarie donne che sono orgogliosa d'interpretare.
SI SA, L'AMORE NON PUO' ESSERE SCISSO DAL CONCETTO DI RESISTENZA. SPECIE SE SI E' IN UN PERIODO STORICO COSI' DIFFICILE.... Come il nostro, direte? Si, anche. In realtà, il periodo storico che farà da sfondo a queste due incredibili storie è la seconda guerra mondiale e in particolar modo la Berlino della paura e l' Eichberg (Weisbaden) sottomessa al Terzo Reich del 1941.
Uno spettacolo suddiviso in due quadri, che sembrano i pezzi dello stesso puzzle; le storie di donne normali e straordinarie al tempo stesso, legate da un'unico desiderio: il desiderio di sopravvivere. Gertrud Stein, grande pianista ebrea (da nn confondere mi raccomando con la Gertrud Stein scrittrice!) osannata e portata in auge negli anni '30 e poi sistematicamente
esiliata, umiliata e ridotta a suonare un tavolo invece del suo pianoforte, con la gran colpa d'essere omosessuale oltre che ebrea, in una specie di tragicomico "canto del cigno" ubriaca e in desabillè, interrotta continuamente da insulse telefonate che nn fanno altro che confermare l'ipocrisia e la volontà del silenzio dei "bravi" tedeschi racconta in un certo qual modo il crepuscolo della raffinata, colta, borghesia ebrea, spazzata o quasi via dal regime nazista. Una sola domanda: potrà la Bellezza dell'Arte, della Musica, della Vita vincere sulla Morte?- Domanda che tra l'altro ci facciamo anche oggi... Nel secondo quadro c'è Matilde Melzner, una giovane donna affetta da schizofrenia lieve, ricoverata all'Istituto di cura di Eichberg da quando aveva solo nove anni perchè era in vigore il programma di eutanasia sui malati di mente, deciso da Hitler ma messo in pratica da sedicenti psichiatri che li facevano morire di fame.
In questa pièce la questione economica appare come il primo movente per le scelte folli operate dal nazismo e si evidenzia come la perdita della coscienza morale e sociale sotto un regime repressivo e castrante porti inevitabilmente alla perdita di dignità dell' uomo – ogni riferimento all'attualità non è puramente casuale.
Due donne che cercheranno di cambiare, con differenti esiti, un comune destino già scritto e rivendicheranno, con la forza dell'amore, il loro diritto di esistere. Due personaggi di fantasia ma simbolo di una Storia che ci riguarda tutti, e che ricordano come anche oggi, in tempi di crisi, è importante riscoprire il senso dell'identità e di una propria coscienza morale e sociale.
Due donne, a cui darà corpo e anima Melania Fiore, attrice, autrice e pianista, che dopo una decennale esperienza accanto al Maestro Mario Scaccia, gli dedica questo spettacolo che con lui aveva ideato, pieno di impegno e di denuncia, di umorismo e poesia, per ricordare cercare di capire, anche oggi, il valore della propria LIBERTA'.
Lo spettacolo, scritto e interpretato da Melania Fiore, portato in scena con successo in vari teatri dal 2010, torna a Roma solo per tre giorni prima di fare tappa a Pisa e poi essere rappresentato per diverse scuole del Lazio e della Calabria.
L'AMORE IN GUERRA, in questa edizione rinnovata, ma fedele alle indicazioni di regia del Maestro Mario Scaccia, torna per emozionarvi ancora. NON MANCATE!

ATTENZIONE- POSTI LIMITATI: SI PREGA DI PRENOTARE ORA!

TEATRO ELETTRA
Via Capo d'Africa, 32 – Roma (zona Colosseo)
Venerdì e Sabato alle 21, Domenica alle 18
Costo del biglietto: 12 euro
intero, 10 ridotto piu' tessera ass.
www.lamoreinguerra.blogspot.it      


BILLIE HOLIDAY - "Ma il mio cuore non sa parlare...dalla vita alla musica di Billie Holiday" al Teatro Lo Spazio dal 21 al 24 febbraio 2013

Teatro Lo Spazio
21, 22, 23 e 24 febbraio 2013
La Compagnia Gruppo Teatro Onda presenta
Ma il mio cuore non sa parlare … 
dalla vita alla musica di Billie Holiday
con Valeria Lombardo
Arrangiamenti originali di Francesco Cataldo
eseguiti live da Santi Scarcella e Gioacchino Papa
Guest Star Salvo Di Natale .
Regia di Erika Barresi

Dalle note dell'ufficio stampa Teatro Onda.
Prodotto dalla Compagnia Gruppo Teatro Onda, lo spettacolo gira su un testo frutto di una ricerca drammaturgica e storiografica della vita, degli scritti e della musica dell'unica Lady del Jazz.  Arrangiamenti originali di Francesco Cataldo eseguiti  live  da  Santi Scarcella  (piano) e Gioacchino Papa (contrabbasso) e con   Salvo di Natale nel ruolo del presentatore.
Uno spettacolo dedicato alla controversa figura di  Eleanora Fagan, soprannominata "Lady Day" , conosciuta a tutti come Billie Holiday.
Erano gli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta in una America razzista e maschilista quando  Billie, donna di umili origini, divenne cantante per caso. L'odio, la viltà, la violenza,  che ha vissuto   questa caparbia  donna. La sua vita, può raccontarci  l'ipocrisia e il pericolo in questo viaggio intorno alla violenza dei tempi.
"Non tardai molto a diventare una schiava tra le meglio pagate. Prendevo anche mille dollari alla settimana, ma quanto a libertà non ne avevo più di quando ne potesse avere il più pidocchioso bracciante della Virginia, cento anni fa". ( Billie Holiday)

TEATRO LO SPAZIO
Via Locri, 42/44 Tel. 06 77076486
www.teatrolospazio.it – info@teatrolospazio.it
Ufficio Stampa / Gruppo Teatro Onda/rosalba celestini
Email: rosalba.celestini@alice.it /Mobile 338.3597876Teatro Lo Spazio prenotazioni e informazioni 0677076486 0677204149 (15/19 giorni feriali) o info@teatrolospazio.it 
In scena dal 21 al 24 febbraio al teatro Lo Spazio di Roma da Giovedì a sabato h. 20.45 domenica h. 17.00

Il 22 febbraio allo Sugar Club la divertente improvvisazione d'azzardo di IMPROV HOLD'EM

SUGAR CLUB
22 febbraio 2013 ore 21.30

Il Centro Sperimentale di Improvvisazione e Teatro a Roma con Assetto Teatro presentano
IMPROV HOLD'EM:
inizia il secondo torneo


Avete voglia di giocare d'azzardo? Scommettere e vincere? Allora venite a vedere quanto sia spettacolare questo format di improvvisazione teatrale in cui a scommettere sarà proprio il pubblico!
Nei bui e fumosi meandri dello Sugar Club torneranno a girare, dal 22 febbraio e per quattro serate, i loschi improvvisatori della Cantina degli Assettati che si sfideranno all' interno del torneo di improvvisazione teatrale più losco che abbiate mai visto.
Il pubblico dovrà essere pronto a scommettere, puntare le proprio fiches e declamare il proprio vincitore in questo secondo torneo.
Il primo vincitore assoluto è stato Mancante bastoni.... chi si aggiungerà a lui nella gloria?
Improv Hold'Em è un format della Cantina degli Assettati

Sugar Club
Via Galvani, 29 - Roma (zona Testaccio)
Ingresso 3€ - Apertura biglietteria ore 20.30
Non sono previste prenotazioni.
www.assettoteatro.it

LA CASA DELLA NONNA dal 19 al 24 febbraio al Teatro dei Conciatori

Graziana Maniscalco e Gianna Paola Scaffidi
Teatro dei Conciatori
dal 19 al 24 febbraio 2013
Gruppo Iarba - Gria Teatro presenta
LA CASA DELLA NONNA
scritto e diretto da Nino Romeo
con  Graziana Maniscalco, Gianna Paola Scaffidi, Nino Romeo
La casa della nonna è una  commedia striata di nero su fondo grigio, quello della nostalgia, delle memorie; commedia spruzzata di acido corrosivo, quello dei risentimenti.
La casa della nonna è una commedia di conversazione conversazione tra due sorelle che si rincontrano, dopo anni, nella casa della nonna, morta da poche ore.
Dapprima la conversazione è conflitto: sulle diverse concezioni della vita, dell'arte, della morale, dei comportamenti. In seguito, il conflitto si fa rancore: e su tutto prevale il rapporto con i genitori e con la nonna, cristallizzato sin dall'adolescenza ma, come in ogni commedia, conflitto e rancori lasceranno spazio all'intesa, alla ricomposizione di affetti e memorie.
Così, le due sorelle scopriranno vincoli d'inattesa solidarietà di fronte ai personaggi  maschili (simili, perché congiunti da parentele incrociate) che si presenteranno al finale di ogni scena, e che porteranno via l'unico bene residuo che a loro rimane: la casa della nonna.
L'acquisita sorellanza condurrà le due sorelle a riflettere sulla loro vita: una riflessione che investe, inevitabilmente, una parte della generazione alla quale appartengono: quella che si è limitata a specchiarsi nella propria intelligenza e nei propri talenti, rinunciando ad aggredire la vita.
Private della casa della nonna, le due sorelle affrontano con serenità il proprio futuro nella strada, da nuove povere. E dalla strada osserveranno da lontano il palazzo della casa della nonna ristrutturato e trasformato in un albergo ad ore.


Teatro dei Conciatori
Via dei Conciatori, 5 - 00154 Roma  
Per prenotazioni: tel 0645448982 – 0645470031
Costo biglietti: intero 15 euro, ridotto 12 euro; tessera associativa 2 euro.
Orario spettacoli: dal martedì, mercoledì venerdì e sabato ore 21,00 – domenica  e
giovedì ore 18,00.
Riduzioni per gli studenti universitari, gli over 65, tutti coloro che
si presentano in teatro come lettori di Saltinaria.it e Mercuzio per gli
abbonati metrobuscar e per tutti coloro che presentano un biglietto atac
obliterato in giornata.
info@teatrodeiconciatori.it  - http://www.teatrodeiconciatori.it
IL TEATRO E' PATROCINATO DAL MUNICIPIO XI
Ufficio stampa Teatro dei Conciatori: Maya Amenduni  mayaamenduni@gmail.comdal

SLOT Le intermittenti luci di Franco, di Dario Albertini selezionato al concorso bolognese di VISIONI DOC – Bologna.

Nel film documentario "SLOT Le intermittenti luci di Franco" il regista Dario Albertini racconta senza filtri una storia di ludopatia, meglio conosciuta come dipendenza da gioco compulsivo, definita la 'malattia del nostro secolo".
Il coraggioso progetto ha già fatto parecchia strada, da Civitavecchia fino a Bologna, selezionato in concorso a VISIONI DOC, 19 Edizione di VISIONI ITALIANE , in programma giovedì 28 febbraio presso il Cinema Lumière – Cineteca di Bologna.
Franco Soro, interprete di se stesso, è un uomo sardo che a causa della sua irrefrenabile dipendenza dalle macchine mangia soldi ha perso la casa, un lavoro sicuro e la famiglia, oggi dorme in macchina. Moglie e figlia hanno lasciato la Sardegna per raggiunge Civitavecchia, nel tentativo di tornare a vivere una vita decente, esasperate dalla sua irrefrenabile dipendenza dalle slot machines. Un viaggio nell'oscuro e contorto meccanismo del gioco, la storia di un uomo rimasto solo il cui destino non è affatto scontato.
Un progetto prodotto da Cinzia Spano e SULLA STRADA FILM, una giovane produzione indipendente di Roma.
Dario Albertini racconta: Ho conosciuto Franco per puro coso, un uomo con un forte senso del dovere inteso come lavoro, venditore ambulante di formaggio, astuto e smargiasso quando serve, disposto a tutto pur di portare a casa la giornata. Ed è qui il problema, nel senso che la giornata non va mai a finire a casa, ma dentro ad uno di questi videopoker. Il gioco d'azzardo compulsivo oggi in Italia è una vera e propria realtà che faticosamente riesce ad avere spazi nei cui discutere sul da farsi. Il giro d'affari che si cela dietro il meccanisco è talmente importante che l'attesa di una soluzione adeguata a mio parere non sarà breve. In Slot non ho voluto cercare la cura o indagare sulla liceità del fenomeno, ma solo raccontare una storia reale, o meglio parte di una storia vera che in primo luogo ha colpito me; mi interessava seguire la giornata tipo di chi ha a che fare con questa irrefrenabile dipendenza, l'altalena di emozioni. Quella del mio amico Franco Soro è solo una piccola storia delle innumerevoli che esistono oggi nel nostro paese, molte delle quali sfortunatamente finiscono in tragedia.

IO SONO STANKO dal 22 al 24 febbraio al Teatro Aurelio

Giovanni Maria Buzzatti e Giselle Martino

Teatro Aurelio
dal 22 al 24 febbraio 2013
IO SONO STANKO
di e con 
Giovanni Maria Buzzatti e Giselle Martino
aiuto regia: Alberto Basaluzzo
progetto luci e tecnica: Manuele Guarnacci
Organizzazione produzione: Lucrezia Lanza e Manuele Guarnacci
Un ringraziamento speciale a Natasa Antic Perin e Flore Murard Yovanovitch
regia Giovanni Maria Buzzatti

PREMIO HYSTRIO alla Vocazione 13 edizione: menzione a Giselle Martino per
"l'antiretorico e attuale monologo da Io sono Stanko di Buzzatti-Martino"

"Se usi la violenza scegli le armi che il tuo nemico sa usare meglio"

Stanko, immigrato di origine balcanica arrivato in Italia, ce l'ha fatta: e dà inizio al suo show. Ora è il manager di una grande azienda di riciclaggio di rame e metalli: paga le tasse e
dà lavoro ad altri immigrati ma nel suo paese, ha condotto attività per le quali è dovuto scappare.
Una zingara irrompe tra il pubblico intrattenendolo con giochi di carte e leggende gitane. Chi è? Da chi è mandata? Cosa vuole da Stanko? Le origini dei due personaggi si mischiano tra commedia e realtà, laddove è difficile – da intrusi, in un paese straniero – svelare la propria identità. I riferimenti si fanno non casuali e lo spettacolo si fa storia: quella di Stanko,
nel suo paese. Una storia vera. 
IO SONO STANKO è nato a primavera del 2011, nei giorni in cui il governo italiano dichiarava la sua "posizione" sulla "questione-Libia". Mi ha sempre incuriosito, affascinato, inquietato la storia dei Balcani. Mi impressiona come persone della stessa terra raccontino ognuno la sua storia, il suo presidente, la sua guerra. Anche i confini, come le persone, hanno facce diverse: persone della mia, della nostra generazione o più piccole, hanno vissuto qualcosa che per noi è solo storia, o geografia. Attraverso quello che ci accingevamo a scrivere, volevamo parlare di questo. Stanko è un nome abbastanza comune in Serbia, ci piaceva intitolare la piéce IO SONO STANKO per giocare sull'equivoco linguistico; non potevamo immaginare cosa sarebbe successo in seguito. In quei giorni mi capitò di leggere un articolo su Gene Sharp, storico americano e autore, tra gli altri, di "From dictatorship to democrazy", che ha ispirato gli allora neonati movimenti non violenti in Libia, in Egitto, e in molte altre parti del mondo. Faccio una ricerca per scovare tracce di movimenti non violenti in terra balcanica: compare il logo di un pugno chiuso, OTPOR, e un nome, STANKO LAZENDIC. Non poteva essere un caso.  
Le notizie sul web erano pochissime, tra cui un'intervista di Ennio Remondino che dipingeva Stanko come un'ex studente alto due metri e dieci, forse legato a qualche ex esponente della CIA.

"Cerchiamo Ennio Remondino".
"No. Cerchiamo Stanko."
"Mah, cerchiamo Stanko...".

Decidere di parlare di Stanko significava fare un salto epocale in terra balcanica, seppur racchiuso in meno di un decennio. In piena fase di scrittura e a meno di un mese dal debutto, l'unico modo per contattare Stanko Lazendic è un social network. Cerco tra i vari profili: stesso nome, foto somigliante a quella pubblicata su alcuni blog, città natale: Novi Sad. Eccolo. Prendo un bel respiro e scrivo nel mio pessimo inglese a un serbo che potrebbe essere collegato alla CIA, dicendogli che voglio raccontare la sua storia in una pièce teatrale che debutterà in un teatro sconosciuto... .
Alcuni giorni dopo risponde. Iniziano così lunghi scambi via mail tra Stanko e me: mi ostinavo a chiederli come agissero durante i bombardamenti della NATO (la prima bomba fu scagliata proprio a Novi Sad): "Forse traduttore non è chiaro, cosa intendi quando mi chiedi della NATO? noi non operavamo in quel periodo, con bombe non era possibile!". Qualcosa delle informazioni di Remondino non tornava. Stanko mi dà dei riferimenti di persone che parlano italiano, una delle quali ha lavorato con lui in OTPOR. Ecco Natasa, la mediatrice perfetta. Giovanni parla con lei a lungo su skype, e ci chiarifichiamo sui punti di cui scrivere. Quella settimana incontro M. un amico belgradese che prima di venire in Italia faceva l'attore. Anche Stanko voleva fare l'attore. Gli racconto di lui. "Lazendìc" mi corregge. Sapeva benissimo di chi stavo parlando. "Era dura sai, gente spariva, non sapevi dove e perchè. Ma io so che Milosevich aveva paura di noi. Perché quando popolo serbo si alza, non pieghi più". "So che Stanko è stato arrestato 17 volte", "Carcere in Serbia non è come Italia. Solo lui può sapere
cosa gli hanno fatto". (Giselle Martino)

Note di regia
Ammetto di avere non poche difficoltà a scrivere queste note. Ho affrontato dall'inizio questo lavoro come fosse un autentico viaggio dentro un mondo a me del tutto sconosciuto, il modo
dei Balcani. Mi sono presto reso conto che i miei abituali strumenti di osservazione non mi bastavano più, il rischio era ed è tuttora, quello di farne una macchietta. Mi sono dotato allora di occhi nuovi e come dice Garcia Lorca "ho chiesto un cuore nuovo ad un amico, un cuore fatto di metallo" questo amico si chiama Najo Adzovich, portavoce della comunità Rom di Roma. Lui, ex militare e zingaro, balcanico fino al midollo, mi ha aperto un mondo di conoscenza sulla realtà dei Rom provenienti dalla Ex Jugoslavia di Tito. Mentre mi parlava
cercavo di interpretare quanto mi diceva usando il suo sguardo, ma non ci riuscivo,  questo mi turbava anzi mi terrorizzava  … Ma la voglia di sapere era troppo forte. La lezione nel campo Casilino 900 è durata per tutti i due mesi in cui sono stato lì. Non mi bastavano, volevo stare lì ancora. Ma ci fu lo sgombero. Si stava tracciando dentro di me una mappa con riferimenti
precisi, anche se molti episodi erano abilmente "coreografati" da Najo: i Rom sono straordinari attori! Lui mi aveva dato le coordinate, ma ora il viaggio in quel mondo era una mia responsabilità. Mi disse con un sorriso fatto di ironia e disillusione insieme : "Ce la farai a raccontare tutto questo? " Forse non pensavo realmente di farcela, fino a quando ho incontrato Giselle Martino, anche lei per qualche strano motivo attratta dal mondo balcanico. Durante la
ricerca dei materiali, incontriamo il nome di Stanko Lazendìc, uno studente serbo che tra i primi ha detto NO al regime di Milosevich, attraverso lo strumento della non violenza. Giselle aveva trovato la storia. Stava nascendo "IO SONO STANKO". Iniziava il viaggio. Stiamo ancora viaggiando. Se chiedi ad un viaggiatore, mentre viaggia: "Com'è andata?", potrà descriverti al massimo ciò che ha visto fino a quel momento, ma non di più. Due attori in scena più un terzo viaggiatore : il pubblico. Il viaggio per me finisce ogni sera che si conclude lo spettacolo. Forse chi dovrebbe scrivere queste note è proprio il terzo viaggiatore, una volta arrivati a destinazione. (Giovanni Maria Buzzatti)

Link pagina fb:  https://www.facebook.com/pages/IO-SONO-STANKO/254101494632949?ref=ts&fref=ts
Trailer dello spettacolo: http://www.youtube.com/watch?v=4MHdvVngJ1Y&feature=youtu.be
Durata Spettacolo: 1 ora

Teatro Aurelio
Largo San Pio V, 4 – 00165 Roma.
Prenotazioni Tel: 06.99.70.50.58 – Cell:347.72.34.102.
Orario spettacoli: venerdì e sabato ore 21,00, domenica ore 18,00
Prezzo biglietto: Intero 10 euro (+ 2€ di tessera associativa) -Ridotto 8 euro
((+ 2€ di tessera associativa)  Se vieni in bici e la porti in
teatro hai la tessera omaggio e il biglietto ridotto. Una campagna #salvaiciclisti.
Ufficio Stampa spettacolo: Maya
Amenduni mayaamenduni@gmail.com

NON SIAMO QUI PER LE TELECAMERE dal 7 Marzo 2013 al Teatro Agora'

TEATRO AGORA' (Sala A)
dal 7 al 24 marzo 2013

Cubatea in collaborazione con Teatri&Culture e Tavole da Palcoscenico presenta
NON SIAMO QUI 

PER LE TELECAMERE
una commedia scritta e diretta da Carlo Dilonardo
con Alessandro Eramo, Iolanda Salvato, Ferdinando Puglia, Roberta Stefanelli, William Ansaldi, Giglia Marra
Disegno Luci: Marco Zara - Assistente alla regia: Federica Cavallo - Organizzazione: Martina D'Ortenzi - Foto di Scena: Luigi Catalano - Riprese Video e Montaggio: Raffaele Manco Scenografie: Adelaide Stazi

Vincent e Vanessa si sono conosciuti durante un programma. La loro storia d'amore è il frutto della costruzione di una produzione televisiva, la quale visto il loro successo come coppia continua a inviare loro delle direttive molto particolari su come agire per fare audience e riuscire vendere riviste di gossip. Una delle clausole contrattuali li vincola a tenere saldo il loro rapporto per sempre, perché in caso di rescissione saranno costretti a pagare una costosissima penale che non possono permettersi. Intorno alla loro storia si muovono vari personaggi: due impertinenti vicini di casa, Ramona e Gioacchino; Eugenio, un postino molto curioso ed un'avvocatessa, Barbara, che avrà il compito di rescindere questo contratto soprattutto quando i due protagonisti saranno obbligati a mettere al mondo un figlio. Proprio questa impossibile ed irrealizzabile richiesta da parte della produzione fornirà a Vincent e Vanessa la possibilità di fuggire,
lasciando il compito di procreare a qualcun altro…

Tra uomini e donne, oggi, ci si conosce, ci si presenta in modo diverso. Alcune "accortezze" e alcune "modalità" romantiche con cui i nostri nonni ci raccontano di essersi conosciuti sono mutate. Questo spettacolo, fortemente comico ed irriverente, evidenzia alcuni paradossi riguardanti le coppie; ma vuole anche essere un paradossale affresco sul mondo televisivo, sulle numerose trasmissioni che fanno del rapporto di coppia un oggetto di indagine. I due protagonisti, Vincent e Vanessa, vengono scrutati, spiati, derisi da coloro che li circondano e dal pubblico stesso. Il risultato di questa nuova commedia di Carlo Dilonardo vuole essere un' ironica, divertente – a tratti surreale – considerazione sul mondo (televisivo e non) in cui viviamo.

TEATRO AGORÁ sala A
Via della Penitenza, 33 - Roma
Spettacoli: feriali ore 21.00 - festivi ore 17.30
Ingressi: Intero 13,00 | Ridotto 10,00
Prenotazioni:
Teatri&Culture - Recapito Telefonico: 392.1505171 - Mail: assoteaculture@gmail.com

Trailer: http://youtu.be/NfTNiimE3Tg

martedì 19 febbraio 2013

FANCULO IL PIL: tra spread e signoraggio lo spettacolo che l'Europa non chiederà mai dal 21 febbraio al Teatro Duse

Sandro Torella
TEATRO DUSE
dal 21 febbraio al 17 Marzo 2013

FANCULO IL PIL
scritto,diretto e interpretato da 

Sandro Torella

"Siamo criceti sulla ruota che gira, convinti che andare più veloce ci porti al
traguardo. Bisogna scendere."


Un giovane docente si toglie la giacca, tira su le maniche e comincia a parlare ai suoi allievi di economia come non aveva mai fatto finora.
È l'inizio di "Fanculo il PIL" lo spettacolo, tendenzialmente comico, scritto, diretto e interpretato da Sandro Torella in scena fino al 17 marzo al Teatro Duse.
Un gradito ritorno dopo il grande successo di pubblico dello scorso anno, un coinvolgente "one man show" che ci racconta il reale significato di termini come PIL, debito pubblico e tasso d'interesse se solo abbiamo il coraggio di guardare alla nostra società da un diverso punto di vista. "Fanculo il PIL" è il tentativo di un artista di dare risposte a tutto ciò che avremmo voluto sapere su questa crisi, sulla realtà della finanza e che nessuno ha mai osato dirci. Un viaggio interiore contro ogni idea di prevaricazione e misurazione quantitativa.
"In Fanculo al PIL - spiega Sandro Torella - nei panni di un professore mi ribello al sistema spiegando a tutti le vere dinamiche economiche che sottostanno al racconto fantasioso che i potenti ci infondono giornalmente". 

Uno spettacolo/incontro che prende le mosse dai fremiti che stanno attraversando in questi mesi il mondo e l'Italia. Un teatro dell'odierno in cui il pubblico diventa protagonista attivo.

Duse Teatro
Via Crema, 8 - Roma
Info 06.70305976 - 340.6485291
info@duseteatro.it - www.duseteatro.it
Spettacoli: dal giov al sab h 21.00 - dom h 18.00

domenica 17 febbraio 2013

LA SANTA SULLA SCOPA fino al 10 marzo al Teatro Roma

Gaia De Laurentiis
Teatro Roma
dal 19 febbraio al 10 marzo 2013
Associazione Culturale Prima Serata presenta
LA SANTA SULLA SCOPA 
di Luigi Magni
con Gaia De Laurentiis e Gabriella Silvestri
Musiche originali Pericle Odierna 
Costumi Susanna Proietti 
Scene Renato Giordano
disegno luci Marco Zara
Regia Renato Giordano

L'incontro di una presunta strega con una santa, è Il filo conduttore della commedia teatrale "La santa sulla scopa" di Luigi Magni, che vede protagoniste Gaia de Laurentiis e Gabriella Silvestri, dirette da Renato Giordano, in scena al teatro Roma fino al 10 marzo 2013.
Siamo nella seconda metà del XVI° secolo, nell'età della Controriforma, dove la Chiesa ribadisce i suoi dogmi, individua i nemici e li punisce con una inaudita violenza. 

Gabriella Silvestri
Durante i festeggiamenti della notte di San Giovanni, una strega Silvestra, avvolta da stracci è rinchiusa, in attesa di essere portata al rogo. Nelle sue ultime ore viene ad assisterla una suora, Apollonia, che appartiene alla confraternita della Consolazione delle Grazie. Lo spettacolo ci racconta questo incontro-scontro, tra zuffe, inganni, fino a trasformarsi in una inevitabile, anomala e tenerissima solidarietà. La strega e la suora sono due espressioni dello stesso riscatto femminile. "Una favola" che mostra il dualismo tra il bene e il male, dove Luigi Magni immagina che la santa e la strega siano il completamento l'una dell'altra, e ce lo racconta con la sua lingua, romana, solida, sorniona, beffarda, carica di umori, di odori, di sfumature. Una lingua teatrale pura, straordinariamente comica ed espressiva.

Teatro Roma
Via Umbertide 3 (piazza S.Maria Ausiliatrice)
tel.06/7850626
www.ilteatroroma.it
Orario spettacoli: dal martedì al venerdì ore 21, sabato ore 17-21, domenica ore 17.30, lunedì riposo. Biglietti intero euro 21, ridotto euro 16/13.

L'APPARENZA INGANNA dal 19 febbraio al sala Umberto

TEATRO SALA UMBERTO
dal 19 febbraio al 3 marzo 2013
La Contrada – Teatro stabile di Trieste presenta
L'APPARENZA INGANNA
di  Francis Veber
adattamento  Tullio Solenghi e Maurizio Micheli
con 
Maurizio Micheli eTullio Solenghi
e con 
Massimiliano Borghesi, Sandra Cavallini, 
Paolo Gattini, Adriano Girali, 
Fulvia Lorenzetti, Matteo Micheli, Enzo Saturni
scene Alessandro Chiti 
costumi Andrea Stanisci
musiche Massimiliano Forza 
arrangiamenti Fabio Valdemarin
regia Tullio Solenghi

Contabile diligente e uomo mite senza qualità, François Pignon lavora per un'azienda di produzioni derivanti dal caucciù, preservativi in primis.
Sfortunatamente, è stato deciso il suo licenziamento, la qual cosa, unitamente al divorzio dalla bella moglie di cui è ancora innamorato e al fatto che il figlio diciassettenne non lo considera
minimamente, lo porta a contemplare il suicidio.
Il suo vicino lo ferma in tempo, dando via a una serie di eventi che cambieranno totalmente la sua vita e persino il suo carattere: il primo passo è quello di fingersi gay, in modo da spingere la dirigenza a non procedere al licenziamento per paura di mobilitare le associazioni omosessuali.
L'idea per quanto assurda ha successo su tutti i fronti e ribalta completamente le sorti del povero Pignon, in ufficio, nella società e anche nella vita privata, trasformandolo da oscuro contabile a icona del movimento omosessuale, con tutte le esilaranti conseguenze del caso.
Tratto dall'omonimo film francese del 2000 (Le placard), L'apparenza inganna riporta in
scena per la quinta volta il personaggio di François Pignon, inventato da Veber nel 1973 con la pièce teatrale L'emmerdeur (Il rompiballe), successivamente portata sul grande schermo da Edouard Molinaro.
Nell'83 Pignon è di nuovo protagonista di Les compères (Noi siamo tuo padre, da cui viene tratto il remake americano del '97 Due padri di troppo del regista Ivan Reitman). Nell'86
ritorna con Les fugitifs (Due fuggitivi e mezzo), da cui viene tratto due anni dopo un altro remake negli USA, In fuga per tre, diretto dallo stesso Veber. Nel 1998 il ridicolo personaggio inventato da Veber torna nuovamente alla ribalta con Le dîner de cons (La cena dei cretini),
un successo internazionale prima nei teatri e poi nei cinema di tutto il mondo.
Pignon ricompare in La doublure del 2006 (Una top model nel mio letto).
Nel 2008 è uscito in Francia un remake de L'emmerdeur nuovamente diretto da Veber.


SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 - Roma
Tel. 06.8068723169925819/ 06.6794753
Prezzi: da  € 32 a € 12
Orari: dal martedì al sabato ore 21, 2° mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17   

www.salaumberto.it

sabato 16 febbraio 2013

Progetto CENDIC: 10 Teatri x 33 Autori TEATRO IN PROVINCIA

Teatro Lo Spazio 
18 Febbraio 2013 - ore 21.00
Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea 
Presentazione del progetto
10 Teatri x 33Autori
TEATRO IN PROVINCIA
Un progetto CENDIC a cura di Duska Bisconti
con la collaborazione di Antonia Brancati, e Paolo Valentini, Emanuele Carboni , Francesco
Randazzo, Fabrizio Romagnoli
Il Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea (CENDIC) è nato nel gennaio 2012 per promuovere e sostenere la drammaturgia italiana contemporanea. La sua aspirazione è riempire il vuoto istituzionale che si è creato nel nostro Paese negli ultimi anni con una serie di iniziative, volte a ripristinare un rapporto creativo e stimolante fra il pubblico e chi scrive per il teatro. Tutto ciò senza alcun finanziamento ma solo sulla base del lavoro volontario dei soci.
In questo contesto nasce il progetto sperimentale "10Teatri x 33Autori" - TEATRO IN PROVINCIA, che dà il via, dal 19 febbraio 2013 a fine anno ad una serie di letture di testi degli autori aderenti al CENDIC nei teatri della provincia italiana. Il nostro scopo è
diffondere su tutto il territorio nazionale le opere dei drammaturghi italiani contemporanei.
Il progetto sarà presentato il 18 febbraio alle ore 21, Teatro Lo Spazio di Roma, via Locri 42.
L'Italia dispone in tutta la provincia di centinaia di teatri, la maggior parte veri e propri gioielli architettonici spesso non valorizzati.
Con l'organizzazione periodica, a cadenza fissa, di serate di letture di testi drammaturgici, intendiamo ricreare l'abitudine al teatro e riallacciare un contatto fra il pubblico e gli
autori contemporanei che per troppo tempo è stato interrotto o comunque difficile.
Le letture promosse dal CENDIC, affidate agli attori che fanno parte delle compagnie teatrali operanti sul territorio, sono strutturate in dieci serate che si terranno a  rotazione nei dieci teatri interessati.
Così 68 corti teatrali andranno in scena simultaneamente ogni ultima settimana del mese in più luoghi del centro Italia. Ogni autore ha lavorato sulla base di dodici temi individuati per
l'occasione - il lavoro, l'amore, la coppia, la solitudine, la famiglia, le idee, le passioni, la libertà, la musica, la corruzione, la morte, la religione – e ha quindi scritto una drammaturgia
originale e inedita. Un meccanismo pensato per ricreare la consuetudine del pubblico alla scena, mettere in contatto fra loro le realtà territoriali, diffondere la drammaturgia italiana presso il maggior numero possibile di platee, rimettere il teatro e la scrittura teatrale al centro dell'attenzione sociale e culturale.
Il Teatro Lo Spazio trasmetterà in streaming la serata-evento del 18 febbraio in cui  il CENDIC presenterà al pubblico e alla stampa gli autori e i gruppi teatrali protagonisti. Un attore per ciascun gruppo leggerà uno dei testi della prima serata in programma.
Per connettersi alla trasmissione in streaming, l'indirizzo internet è: www.teatrolospazio.it


AUTORI:
DANIELA ARIANO, LEO AUGLIERA, ENRICO BAGNATO, ALBERTO BASSETTI,
AUGUSTO BIANCHI RIZZI, PAOLO BIGNAMI, CLAUDIO BRAGGIO, DUSKA BISCONTI,
ROBERTA CALANDRA, EMANUELE CARBONI, EMANUELE CERQUIGLINI, VIOLETTA
CHIARINI ,MARIA LETIZIA COMPATANGELO, FERDINANDO CRINI, PIETRO
DATTOLA, ROBERTO DE GIORGI , DANIELA IGLIOZZI, MARCELLO ISIDORI, PAOLA
LORENZONI, LUCIANA LUPPI, ROBERTO MARFANTE,  ROSA MENDUNI, ANDREA
OZZA, PIERPAOLO PALLADINO, ALBERTO PATELLI, MASSIMILIANO PERROTTA,
STEFANIA PORRINO, PAOLO PUPPA, ANTONIO SAPIENZA, FRANCESCO SCOTTO,
ALESSANDRO SCHWED, ROBERTO TRAVERSO, LINA MARIA UGOLINI, PAOLO
VALENTINI


ELENCO TEATRI  - LOCALITÀ - COMPAGNIE


1 - TERNI
CLT (Circolo Lavoratori Terni) Via Muratori 3 -  compagnie:
"LIDABU'"+"IL PROGETTO"  - 1a data :19 febbraio


2 - PESCARA
FLORIAN ESPACE, Via Valle di Roveto 39- compagnia: "COMPAGNIA
FLORIAN"-1a data: 27 febbraio


3 - MONTEVARCHI (Arezzo)
SPAZIO TEATRO- Via Cennano 103- Compagnia: "DIESIS TEATRANGO"- 1a
data: 27 febbraio


4 - TREVI
TEATRO CLITUNNO- Compagnia: "FONTEMAGGIORE -gruppo giovani"
1a data : 27 febbraio


5 - SPELLO
TEATRO SUBASIO- Compagnia "FONTEMAGGIORE- gruppo giovani", 1a data non
definitiva: 3 marzo


6 - RIETI
"OFFICINE FONDAZIONE VARRONE", Largo S.Giorgio- Compagnia "RIGODON"
1a  data: 1 marzo


7 - CASPERIA (Rieti)
"PICCOLO TEATRO DEL VIOLANGELO", Centro res. "IL QUERCETO"-Compagnia:
"COMPAGNIA DEL VIOLANGELO -  GRUPPO GIOVANI DI VIOLETTA CHIARINI"- 1a
data :22 febbraio


8 - GUIDONIA (ROMA)
TEATRO Comunale "D.VITTORI"- Compagnia: "Ass. TEATRARGO+I GERUNDI"
dir. ANNA GREGGI- 1a data: 22 febbraio


9 - S.GIOVANNI IN MARIGNANO (RIMINI)
Teatro "A.MASSARI", Via Serpieri 6 - Compagnia: "TEATRO DEI 5 QUATTRINI"
1a data: 24 febbraio


10 - MONTALCINO (SIENA)
"BIBLIOTECA COMUNALE E ARCHIVIO STORICO", PIAZZA CAVOUR 13, Compagnia:
Ass. Cult. "L.S.T.-TEATRO" - 1a data: 28 febbraio


Teatro Lo Spazio
 via Locri, 42 - Roma
www.teatrolospazio.it
Ufficio Stampa CENDIC: Maya Amenduni mayaamenduni@gmail.com













giovedì 14 febbraio 2013

OPERETTA CHE FOLLIA al Teatro Euclide

TEATRO EUCLIDE
 Domenica 17 Febbraio 2013 - ore 20:30
L'ASS.NE CULTURALE POKER D'ASSI
presenta
OPERETTA…CHE FOLLIA
Il Mezzosoprano Sara Dilena e i Suoi Artisti presenteranno una frizzante e allegra selezione delle più belle e famose arie dell'operetta.

Teatro Euclide
Piazza Euclide 34/A - 00197 Roma
www.teatroeuclide.itInfo e prenotazioni:
tel. 347.9185768
email: info@associazioneculturalepokerdassi.it


martedì 12 febbraio 2013

EXTRA HOLD'EM 15 febbraio un eccezionale scontro clandestino di improvvisazione teatrale d'azzardo


Sugar Club Theatre 
unica data 15 febbraio ore 21.30 
Assetto Teatro presenta
EXTRA HOLD'EM

Una serata speciale di improvvisazione teatrale che apre quello che sarà il secondo torneo di Improv Hold'Em. Vere e proprie giocate d'azzardo in cui la posta sono le improvvisazioni teatrali.

Un format di Assetto Teatro che ha avuto talmente tanto successo di pubblico che abbiamo deciso di riproporlo
Questa è la serata inaugurale con cinque giocatori 'speciali' bravissimi improvvisatori teatrali di lungo corso.
Improvviseranno clandestinamente solo in questa serata e potrete assistere al duro confronto dei cinque cattivi usurpatori che si sfideranno. 
Solo il più rude, il più cattivo, riceverà la gloria dal pubblico.
Dopo questo scontro eccezionale, torneranno nel buio oblio da dove erano venuti e il Torneo più losco di improvvisazione teatrale  Improv Hold'Em potrà svolgersi nel suo secondo capitolo.



Sugar Club Theatre 

Via Galvani, 29 - Roma (zona Testaccio)
Ingresso €3
Apertura cassa ore 20.30
NON è prevista la prenotazione

BEL SUOL D’AMORE LIBIA/ITALIA: UN SECOLO DI STORIE - dal 12 al 14 febbraio al Teatro di Documenti

TEATRO DI DOCUMENTI

dal 12 al 24 febbraio 2013 
Prod. Ass. Teatro di Documenti presenta
BEL SUOL D'AMORE LIBIA/ITALIA:
UN SECOLO DI STORIE 
con 
Alessandro Belardinelli, Piera Fumarola e la testimonianza in video di Rosanna Del Mastro, Valerino Del Mastro, Lina Frezzato, Ibrahim Khalil, Khaled Mansour, Renaldo Pacelli, Adalgisa Palumbo, Giovanna Palumbo. 
Scene e costumi Carla Ceravolo. 
Video Renato Ferrero. 
Tecnica Lucia Miele Liquori
Drammaturgia e regia Anna Ceravolo.

I racconti che si fanno - credo - in quasi tutte le famiglie italiane, pullulano di vicende legate a terre lontane, terre d'emigrazione, terre sognate - chissà! - come terre madri. Raccontare queste storie, che costituiscono i germi veri della Grande Storia, significa riconoscersi in un passato che ci appartiene e che i più giovani, soprattutto, devono scoprire.
Dalla terribile guerra di conquista di un impero coloniale alla rivoluzione dei giovani libici ne è passato di tempo, un secolo. Vogliamo raccontare cento anni di storia dando voce anche a coloro i quali si sono recati in quel vagheggiato Paese ricchi solo di speranza, per poi venirne allontanati da bambini (come è avvenuto ai 13.000 ragazzi spediti in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale che sono rimasti separati dalle famiglie per anni), o esserne brutalmente espulsi dopo la presa del potere di Gheddafi nel 1970. Per scoprire come, al di là dei disegni astrusi della politica, tra la gente comune si rinsaldassero rapporti di rispetto e fratellanza. Oggi, apprendendo la volontà e il dolore del popolo libico che vuole alzare la testa, si riaccende la nostalgia, lo struggimento, l'affiatamento con quelle genti.
Questo spettacolo è dedicato a chi in Libia ha lasciato un po' del suo cuore. 
Lo spettacolo si caratterizza come un esempio di teatro-documento.
Il testo nasce da un lavoro di ricerca durato molti mesi, in cui si sono analizzati testi, filmati, documenti. Si sono inoltre raccolte numerose testimonianze di persone italiane e libiche. Alcune di queste testimonianze si rintracciano nello spettacolo sia in video, sia inserite nel testo. Un ricco corredo di proiezioni di documenti originali dell'epoca (foto, scritti, cartoline illustrate, materiali stampa) catapulta direttamente lo spettatore nel cuore delle storie narrate.
Dato il continuo evolversi delle vicende libiche, lo spettacolo si situa in un continuo divenire. 

Note di drammaturgia e regia 
Appartengo ad una famiglia la cui storia è punteggiata da partenze e talvolta da ritorni, o talvolta no. Una famiglia i cui componenti si sono spostati nel mondo alla ricerca di lavoro o per dissentire da un regime. Le cui radici sono state tranciate, frantumate. La cui identità ha smarrito i contorni e, almeno temporaneamente, tale perdita di certezze ha provocato sofferenza e isolamento. Questa sorte è la realtà di molte famiglie, è una storia che abbiamo in comune. È quasi scontato affermare che se non si riflette sul passato, non si può comprendere il presente e tantomeno presentire il futuro. Proprio mentre questi tempi amari non danno affatto per scontato che i nostri figli e nipoti decidano di vivere dove sono nati anziché cercare fortuna altrove, verso luoghi più promettenti. Questo spettacolo, che attraversa cento anni di storia, è ricco di testimonianze, di parole pronunciate da chi ha vissuto quelle vicende e di immagini tratte dagli scenari che sono lo sfondo dei fatti narrati. Poiché credo che l'emozione della verità sia più efficace di qualsiasi volume di storia.
Nel 1911 l'Italia, in ritardo sugli altri paesi europei, si lancia nell'impresa coloniale. Da allora la nostra storia si è intersecata con quella della Libia scandita da date fondamentali: dal popolamento in massa della colonia nel '38, agli eventi bellici del secondo conflitto mondiale che precipitano la Libia in fronte di guerra e provocano l'allontanamento di oltre 13.000 bambini che si ricongiungeranno alle famiglie dopo molti anni, alla cacciata degli italiani dopo la presa del potere da parte di Gheddafi nel '70, fino alla guerra civile del febbraio 2011 che ha sconvolto il paese e purtroppo deluso le speranze riposte in un cambiamento che si sperava partisse dal basso. Ciò che più mi ha colpito, raccogliendo le voci dei testimoni, è che solidarietà e desiderio di convivere in pace erano i sentimenti prevalenti, erano pilastri della Microstoria, che sono stati periodicamente traditi dagli eventi della Macrostoria.

ANNA CERAVOLO, autrice, regista. Esordisce con Muri che mette in scena a Milano nel 1992 e che Ugo Ronfani decide di pubblicare su Hystrio 3/96. Terra è il primo testo teatrale scritto appositamente per la struttura del Teatro di Documenti: Luciano Damiani lo mette in scena nel 1997. La sua ricerca è rivolta soprattutto ad un linguaggio che superi le barriere etniche e culturali: da qui la scrittura in grammelot, la collaborazione con la compagnia italoaustraliana Broccoli Education Theatre Company, le traduzioni di testi teatrali, i progetti Dei luoghi con attori stranieri alle prese con la recitazione in italiano e Parole di teatro - Theatre words, scambio tra autori, attori e registi inglesi e italiani.

CARLA CERAVOLO, scenografa, costumista. Ha lavorato per il teatro d'opera e di prosa, il cinema; la televisione, l'architettura d'interni. Ha collaborato con Luciano Damiani dal 1984 fino alla scomparsa del Maestro. È  presidente dell'Associazione Amici del Teatro di Documenti.

TEATRO DI DOCUMENTI, è stato progettato e realizzato da Luciano Damiani, considerato uno dei massimi scenografi di tutti i tempi. Damiani, dopo aver lavorato nei principali teatri di prosa e di lirica del mondo, decise di creare uno spazio che potesse esprimere la sua idea di teatro, uno spazio che, senza rinnegare il passato e la tradizione, diventasse il "teatro che prima non esisteva": il teatro dell'assistere, del partecipare e della libera scelta. Il Teatro di Documenti, definito "gioiello architettonico", è un capolavoro di architettura teatrale.

Teatro di Documenti 
Via N. Zabaglia, 42, Roma
Telefono:06 574 4034
spettacoli da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 17.30
Info e prenotazioni: 06.5744034, 328.8475891 – teatrodidocumenti@libero.it