mercoledì 20 marzo 2013

FILOMENA MARTORANO dal 22 al 24 marzo al Teatro Bazzi di Castel Gandolfo

Teatro Don Bosco - Sala Bazzi
Venerdì 22 Marzo alle ore 10:00 e 20:30
Sabato 23 Marzo alle ore 20:30
Domenica 24 Marzo alle ore 18:00
L'Ass. Cult. Accademia San Paolo, 
con il patrocino della Provincia di Roma presenta
FILOMENA MARTORANO
di Eduardo De Filippo
Personaggi – Interpreti
Filomena Martorano - Tiziana Salvatori
Domenico Sorano, detto Mimmo - Maurizio Faraoni
Alfredo Amoroso - Carmine Cariglia
Rosalia Solimene - Patrizia Guardati
Diana - Alessandra De Michele
Lucia, cameriera - Lisa Recchia
Umberto, studente - Max Brugnolo
Riccardo, commerciante - Simone Carchia
Michele, operaio - Daniele Flamini
L'avvocato Nocella - Mauro Corso
Cameriere - Matteo Nazzarri
Cameriere - Francesco Nicolai
Costumi Daniela Guastini e Angela Di Donna
Scene di Alessandro Cimarelli
Aiuto Regia di Mattia Carchia e Matelda Sabatiello
Disegno Luci, Grafica ed Organizzazione di Mauro Guglielmo
Fotografie di GiaDaphotofactory
Regia di Andrea Monti

In una società che vede l'unione familiare sempre più difficile da preservare, e nella quale il concetto stesso di famiglia comincia da tempo ad assumere significati più ampi, diventa esempio illuminante la storia della protagonista di questo racconto teatrale.
Filomena Martorano con grandi sacrifici, pratici e morali, decide di dedicare la propria vita a quella dei tre figli. Icona degli umili, dei disperati; viene sfruttata e ripetutamente esortata a guardarsi alle spalle, alla miseria che l'ha generata e alla mondezza che l'ha sfamata. Con tenacia e grande coraggio, affronta Domenico Soriano, borghese piccolo piccolo, chiamandolo a superare ipocrisie e pregiudizi per riconoscere le ragioni del sangue. I figli so' figli e so' tutti uguali; questo il grido disperato di una ex prostituta votata a riscattare i disperati senza santi in Paradiso.

Nota di regia (Andrea Monti)
Presentata per la prima volta al Politeama di Napoli il 7 novembre 1946, Filumena Marturano è, delle commedie di Eduardo, la più rappresentata in tutto il mondo. Accanto ad Eduardo l'opera è stata infatti portata in scena da Titina quindi da Regina Bianchi e Pupella Maggio, dopo di loro si sono avvicendati stuoli di illustri nomi italiani ed esteri, oltre alla famosa interpretazione cinematografica diretta da Vittorio De Sica con Sofia Loren e Marcello Mastroianni. Racconta Andrea Camilleri che, in occasione della trasposizione televisiva della commedia, Eduardo disse a Regina Bianchi: «Regì, guarda che poi questo Titina se lo guarda». Regina Bianchi recitò con tutta l'anima dando tutta se stessa. Alla fine del primo atto - negli anni '60 non c'era montaggio, si registrava un atto intero - Camilleri profondamente emozionato si precipitò ad abbracciare l'attrice che gli svenne tra le braccia per la tensione emotiva della recitazione che, con quelle parole, le aveva provocato Eduardo.
Tradotta in molte lingue la forza del testo di Eduardo non si può perdere. Con coraggio affrontola perfezione convinto che un personaggio così forte possa rivendicare rispetto in tutti gli idiomi. Ci vuole un cuore grande per far vibrare le corde dell'autore. Io, in quest'opera che ho visto in diverse salse, ci butto il mio, per restituire, con la mia lingua, un po' dell'amore che l'autore continua a dispensare grazie alle innumerevoli repliche di questo fortunatissimo capolavoro.

RECENSIONE (© Donatella Codonesu)
La sfida di questo spettacolo parte dalla rilettura del testo, efficacemente tradotto dal napoletano al romanesco, ed adattato per trasformarlo in un atto unico di circa 90 minuti.
Un lavoro sostanziale sul copione, che viene traslato dal dialetto originale (il napoletano storico di Eduardo De Filippo) ad uno altrettanto espressivo come il romanesco: Operazione che, incredibilmente, avviene tutto sommato senza grande sconvolgimento: a cambiare è sostanzialmente il tipo di musicalità, mentre il senso vero e profondo della storia resta intatto. Quasi a compensare questa virata linguistica, le musiche sono vivaci 'ballate' contemporanee di matrice partenopea: uno stacco azzeccato, vivacizzato da passi di danza folkloristica rivisitata, a metà fra pizzica e tarantella. Sono momenti giocosi, godibili e utili a spezzare la tensione drammatica del testo, che riportano in scena le sonorità di Eduardo facendone vibrare l'anima.
Se gli attori, Maurizio Faraoni (Mimmo Soriano) e Tiziana Salvatori (Filomena Martorano) soprattutto, sono ottimi interpreti del nuovo carattere romanesco, anche nelle coreografie si difendono egregiamente, e il risultato è una sequenza di immagini e quadri in corretta ed equilibrata armonia. Accanto a questa invenzione scenica, interessanti la scenografia e gli elementi visivi stilizzati: semplici sagome bianche, che inondate dalla pioggia di luci fluo diventano pannelli variopinti.
Una chiave di lettura che mira ad essenzializzare, sfrondare ed alleggerire la più articolata scrittura del testo, mettendone in risalto il nucleo: il compimento di una paternità.

L'Accademia San Paolo.
Nata con l'intento di promuovere il teatro e le forme artistiche performative in genere, ha aperto i battenti nel 2009 a Roma nell'omonimo quartiere romano, con dieci differenti moduli didattici compresi tra Corsi annuali (recitazione e canto), Workshop stagionali (dizione, doppiaggio, scrittura teatrale, fotografia di scena, videoripresa, scene e costumi) e stage periodici.
Parallelamente alle attività didattiche, l'Accademia supporta inoltre in modo pratico il fare teatro, producendo spettacoli di attori esordienti e professionisti, selezionati nell'ottica di un teatro vivo e propositivo, che ponga particolare attenzione agli autori contemporanei, al contesto sociale ed alla creatività dei registi innovativi.
A questo scopo nasce la Compagnia dell'Accademia San Paolo, composta in parte da attori professionisti, in parte dai nostri allievi più meritevoli e promettenti.
Il progetto artistico dell'Accademia San Paolo è guidato da Andrea Monti, autore e regista. Il repertorio della compagnia va dalla rivisitazione dei classici al teatro di ricerca. Gli ultimi spettacoli prodotti: La trilogia della Villeggiatura di Goldoni, La trilogia del Sangue di Shakespeare, La trilogia del Menga di Monti.

TEATRO DON BOSCO Sala Bazzi
Piazza Aldo Moro - Castel Gandolfo (Roma)
Prenotazioni Telefoniche al numero 349 55 05 057
Ingresso: Intero €12.00 – Ridotto € 10.00
www.filomenamartorano.it

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